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lunedì 24 settembre 2012


  23/09/2012

di CIRO FORMISANO ERCOLANO -
Un calcio più forte, il pallone che vola tra i cespugli, la lunga rincorsa tra macchine e marciapiedi finchè l’occhio non che cade su quell’oggetto dalla forma strana, immerso tra rifiuti ed erbacce. E’ così che ieri pomeriggio, un bambino di Via Mare ha scoperto, all’interno del piccolo piazzale che affaccia sugli scavi di Ercolano, un ordigno bellico inesploso risalente alla seconda guerra mondiale. La bomba, probabilmente un proiettile aereo di matrice inglese lungo all’incirca 50 cm, è stata rinvenuta nel pomeriggio di ieri, nei pressi dell’isola ecologica di Via Mare, tra una selva di palazzine pericolanti ed a due passi dalla rampa che affaccia su Corso Resina. Allertati dai residenti poco dopo l’incredibile scoperta, sul posto sono immediatamente giunti i vigili urbani del comando di Via IV Novembre, i carabinieri ed una autoambulanza del 118. Bloccato, in entrambi i sensi di marcia, l’accesso alla storica arteria che da Pugliano conduce sino alla zona marittima della città vesuviana, le forze dell’ordine hanno presidiato la zona in attesa che sul posto giungessero gli artificieri. Un’attesa durata pochi minuti, almeno fino a quando tra le palazzine e gli scavi, non è apparsa la sagoma del furgone blindato del 21esimo Reggimento Guastatori dell’Esercito. Gli artificieri, accompagnati anche da una volante della polizia di stato, hanno così dato il via, di nanzi allo sguardo curioso di un gruppo di ragazzi, alle operazioni di rimozione dell’ordigno. La bomba, caricata all’interno del vano posteriore del camion, è stata poi trasportata presso una cava abbandonata di Via Contrada Castelluccio, dove gli artificieri l’hanno fatta brillare, dopo averla immersa nel terriccio. Una tragedia sfiorata, visto che la bomba è stata rinvenuta in una delle zone più densamente popolate delle città, dietro la quale potrebbe celarsi un vero e proprio giallo. La bomba è, infatti,  stata scoperta in un piazzale aperto, sempre abbastanza popolato e sito ai margini di un’isola ecologica realizzata di recente. Indizi che avvalorano l’ipotesi, già al vaglio degli investigatori, secondo la quale l’ordigno sarebbe stato piazzato di recente. Una possibilità tanto verosimile quanto clamorosa, che potrebbe avere dei risvolti agghiaccianti. Via Mare, infatti, è una delle roccaforti del clan criminale Birra-Iacomino, nonché teatro dell’ultimo omicidio di camorra, l’agguato nel quale il 19 gennaio 2011 perse la vita Antonio Maiorano. Quella delle ritorsioni tra clan è però una pista che non pare trovare conferma, visto lo strano e insolito “sgarro”. Inquietante è, invece, la possibilità, che nel mirino dei “seminatori di bombe” possano essere finiti gli scavi, siti a due passi dal luogo del ritrovamento. Già nel 2006, infatti, a Villa dei Papiri, fu rinvenuto un ordigno bellico risalente alla seconda guerra mondiale. Ipotesi alle quali lavorano gli investigatori, senza tralasciare, nemmeno la possibilità che possa trattarsi di una bravata messa in atto da qualche riciclatore di metallo e rame. L’unica cosa certa è che ieri, Ercolano e i suoi scavi, hanno rischiato di rimanere nuovamente sepolti sotto un mare di fuoco e cenere.

Fonte:
http://www.metropolisweb.it/Notizie/Vesuviana/Cronaca/ordigno_bellico_scoperto_da_bambino_fondo_agricolo_tragedia_sfiorata_scavi_ercolano.aspx
 


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