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martedì 16 ottobre 2012


 15 ottobre 2012
 È ancora una volta l’acqua a custodire il passato. Per oltre 60 anni il Bacchiglione ha conservato due ordigni bellici, una bomba da 450 kg e un’altra più piccola di appena 50 kg, ma dagli effetti maggiormente devastanti visto che si tratta con ogni probabilità di un ordigno chimico.
A scoprire la presenza dei due reperti della seconda guerra mondiale i lavori di sondaggio necessari in vista dell’apertura del cantiere per il rinforzo degli argini del fiume in località Tencarola.
Dai primi rilievi è emerso che le bombe sarebbero nel tratto di fiume che passa di fronte alla facciata della chiesa proprio sotto al ponte che unisce la località con la parte termale della provincia.
Per ben tre volte gli incursori della marina militare sono scesi sul fondo del fiume per effettuare sondaggi, la prima volta a primavera poi di nuovo a settembre e l’ultima nei giorni scorsi. Nonostante la certezza che gli ordigni siano due la limacciosità delle acque non ha permesso agli esperti di avere certezze maggiori sulle bombe, anche se le dimensioni contenute del più piccolo promuove l’ipotesi della bomba chimica.
Preoccupato per la situazione il sindaco della località. Enoch Soranzo ha sollecitato la prefettura e si interroga sui tempi e rischi delle operazioni di recupero e disinnesco delle bombe che potrebbero richiedere quasi sicuramente l’evacuazione di parte della cittadinanza.
Intanto anche il cantiere per il consolidamento dell’argine sinistro rimane fermo.
Fonte:
 http://www.telecitta.tv/4218/padova-ordigni-bellici-nel-bacchiglione
 

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