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lunedì 23 dicembre 2013

Rinvenuti 7 ordigni bellici nel Novarese


NOVARA, 23 DIC – Sono aumentati nel Nord-Ovest, rispetto allo scorso anno, gli interventi degli artificieri del 32° Reggimento Genio guastatori della Brigata Alpina “Taurinense” per rimuovere e disattivare residuati bellici. Nel corso del 2013 in provincia di Novara sono stati 5 e 1 in quella del Verbano Cusio Ossola, Gli ordigni rinvenuti sono stati 7 nel Novarese e 1 nel Vco su un totale di più di 1300 disinnescati durante più di 140 interventi nelle regioni di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, il territorio di competenza dei militari. Sono circa duecento in più gli ordigni ritrovati secondo quanto reso noto. Gli specialisti dell’Esercito appartenenti al 32° Genio sono organizzati in team di pronto intervento denominati “EOD”, sigla inglese che sta per Explosive Ordnance Disposal, cioè bonifica ordigni esplosivi, compito che assolvono dal 1 aprile del 2006 per tutto il territorio del Nord-Ovest.
Ogni settimana il 32° reggimento riceve in media 3 chiamate da parte delle prefetture competenti o dei Carabinieri del luogo dove vengono rinvenuti residuati bellici: il più delle volte si tratta di cantieri di ristrutturazione che prevedono scavi o movimento di terra. Il Piemonte nel 2013 è la regione che ha registrato il numero più alto di interventi (67% del totale), seguita da Liguria (29%) e Valle d’Aosta (4%). Gli ordigni ritrovati dai team EOD del Genio alpino sono di diverso tipo: bombe a mano, proiettili di artiglieria di vario calibro e bombe d’aeroplano risalenti principalmente alla Seconda Guerra Mondiale e quasi sempre in buono stato di conservazione ed ancora a rischio di esplosione.
Tra gli interventi effettuati nel 2013 nel Novarese ricordiamo quelli nel mese di marzo a Novara e a Borgoticino e quello a maggio ad Oleggio. Tutti per proiettili di artiglieria risalenti al secondo conflitto mondiale. Gli interventi consistono innanzitutto nel riconoscimento dell’ordigno, al fine di valutarne le caratteristiche e la pericolosità, per poi procedere al disinnesco ed alla distruzione mediante cariche fatte esplodere in modo controllato, che avviene sul posto – per i piccoli calibri – oppure in cave situate nelle vicinanze. 
Fonte: http://www.oknovara.it/news/?p=92273
Massimo Delzoppo

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