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sabato 27 aprile 2013

Ritrovato a Fosdinovo ordigno della seconda guerra mondiale


FOSDINOVO - Difficilmente si scorderà la giornata di ieri un contadino di Posterla, frazione di Fosdinovo. Mentre era al lavoro in un campo l'uomo ha visto sporgere dal terreno un qualcosa di strano sporgere dal terreno, dopo esseresi avvicinato meglio, l'uomo si è accorto che si trattava di una bomba inesposa. Dopo un piccolo spavento iniziale ha chiamato i Carabinieri che sono intervenuti prontamente. Dalle analisi effettuate è emerso che la bomba risale alla seconda guerra mondiale. Ora dovranno venire gli artificieri per bonificare l'area
Fonte:
 http://quilunigiana.corrierenazionale.it/cronaca/2013/04/27/news/38508-Ritrovato-a-Fosdinovo-ordigno-della-seconda-guerra-mondiale

Tromello, cessato pericolo. La bomba è inoffensiva


TROMELLO. E’ durata poco più di un’ora, ieri pomeriggio, l’ispezione di una pattuglia di artificieri dell’esercito di stanza al reparto di artiglieria di Cremona nella strada di campagna tra i territori di Alagna, Valeggio e Tromello: è quanto bastato per recuperare, la bomba ritrovata mercoledì sera e per verificare che l’ordigno era inerte. In pratica, la bomba, sganciata in periodo bellico dall’aviazione inglese e costituita da un ordigno dotato di due detonatori e di una carica esplosiva di tritolo di almeno 12 chilogrammi, era già esplosa ai tempi del suo utilizzo. O meglio, implosa.
Fonte:  http://laprovinciapavese.gelocal.it/cronaca/2013/04/26/news/tromello-cessato-pericolo-la-bomba-e-inoffensiva-1.6954523



                                                            Foto:  La Provincia Pavese


                             Il residuato bellico posizionato pochi centimetri sotto il piano di calpestio. 


               Il residuato bellico individuabile in scarpata. Sembrerebbe un grande sasso, ma così non è

venerdì 26 aprile 2013

Trovato un grosso ordigno bellico in un cantiere a Nuovo Pignone. Sarà fatto brillare


Un ordigno bellico di grosse dimensioni è stato rinvenuto oggi intorno alle 18 in un capannone del Nuovo Pignone di Massa, durante alcuni lavori di scavo. Lo stabilimento è stato evacuato e gli operai non dovrebbero rientrare al lavoro prima di lunedì, giorno in cui é previsto l'intervento degli artificieri. Secondo quanto emerso l'ordigno è stato trovato da un operaio che stava lavorando con un escavatore all'interno del capannone e che lo ha notato in mezzo ad alcuni tubi interrati. E' stato dato l'allarme al 112, intervenuto poi insieme a polizia e vigili urbani. L'area è presidiata
Fonte: Ansa

Cesena: Ordigno bellico ritrovato in via Capannaguzzo


Ordigno bellico spunta dalla campagna. Si trova in via Capannaguzzo all'altezza del civico 1290. Secondo le prime ipotesi si tratterebbe di una bomba lanciata da un aereo che potrebbe essere sulle 500 libbre. Al momento l'area è transennata in attesa dell'intervento degli artificieri. Molto probabilmente l'ordigno sarà spostatop e non fatto brillare sul posto perché nell'area ci sono diverse abitazioni tra cui un condominio. Ordigno bellico ritrovato in via Capannaguzzo, era la bomba di un arereo. A fare la scoperta sono stati gli operatori di hera impegnati in un servizio sul territorio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Cesena.
Fonte:
 http://www.cesenatoday.it/cronaca/ordigno-bellico-ritrovato-in-via-capannaguzzo-era-la-bomba-di-un-arereo.html


                                                             Foto: Corriere Cesenate






                                                   Foto:  Ravaglia fonte: Il Resto del Carlino 




Gli eroi della polveriera che salvarono la città


Di Marco Cerpelloni
Uno scoppio che si vide da lontano, ma fu evitato il peggio. Avesa, 68 anni fa, fu testimone di una delle pagine più drammatiche della guerra e ieri attorno al «Cippo dei caduti», che commemora gli eroi della polveriera, si sono dati appuntamento oltre 200 cittadini. Alla presenza della autorità civili e militari si è iniziato con l'alzabandiera e si è proseguito con la messa officiata dal parroco Giuliano Zanini e animata dal coro Shola Cantorum. Un lungo tricolore sulla collina. Davanti, quello che resta della polveriera. Era il 25 aprile 1945. Una data ancora viva nella memoria della frazione, nota alla città per le sue «lavandare». La guerra volgeva al suo tragico epilogo, quando gli abitanti del borgo furono informati dell'intenzione dei Tedeschi in ritirata di far esplodere l'immenso deposito di ordigni bellici. Fu una rincorsa a svuotare quanto più possibile il ventre di quella collina, «uno sgombero portato avanti con ogni mezzo e con molte carriole», ricorda un giovane di allora. Si salvò non solo il paese, ma l'intera parte nord della città. Tale, infatti, sarebbe stata la potenza dello scoppio. Alla commemorazione erano presenti il presidente della seconda circoscrizione Filippo Grigolini, il consigliere circoscrizionale Alessandro Crispo, il consigliere provinciale Alberto Bozza, l'ex consigliere regionale Mario Rossi, la consigliera comunale Donatella Bovo e il luogotenente dei carabinieri Ezio Schirato. «È importante non perdere la memoria di quell'impresa», hanno detto unanimi e sulle parole del racconto storico di Rossi tra i presenti c'è chi non è riuscito a trattenere l'emozione. Momenti tragici e vissuti, come testimoniato dal capogruppo degli Alpini di Avesa, Albino Zampieri, che quella notte era sulle spalle di suo nonno. Su tutti, è stata ricordata la figura del cappellano militare e parroco don Giuseppe Graziani. Si deve a lui il piano di svuotamento della cava. Una persona «attiva e mai ferma», ha detto il nipote Damiano Graziani. È stato ricordato anche «il ruolo delle donne, un supporto indispensabile e attivo in quella che diventò una catena umana di mille persone». Quella notte, la città fu salvata e l'impresa valse il conferimento della medaglia d'oro al valor militare conferita l'11 ottobre 1993 dal presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. A ricordare il 25 Aprile nel suo significato è stato Grigolini. «La storia della polveriera di Avesa», ha detto, «si conosce poco al di fuori del quartiere, ma diversamente deve esserne mantenuta viva la memoria in tutta la città». «Una celebrazione», ha detto Bozza, «con un valore emotivo e morale, ma anche storico. Un momento particolare per chi ha vissuto queste colline».
Fonte:
 http://www.larena.it/stories/Cronaca/502156_gli_eroi_della_polveriera_che_salvarono_la_citt/


                                                                 Foto L’ARENA


Fatti brillare due ordigni di guerra


SANTA MARGHERITA D’ADIGE. Il botto ha rimbombato nel cuore della campagna alle 11.50 in punto. Due ordigni bellici sono stati fatti brillare ieri mattina dagli artificieri dell’Esercito: si tratta di una bomba di mortaio della Seconda Guerra Mondiale, recuperata in un appezzamento agricolo di via Lunga e di una bomba a mano scovata in via Buzzacarina. Il primo ordigno, in particolare, era stato trovato fortuitamente dai titolari della Floricoltura Roberta: durante la preparazione del campo, gli agricoltori erano incappati in un oggetto metallico, rivelatosi poi una vera e propria bomba. Ieri mattina i due ordigni sono stati portati nelle valli di Taglie di Santa Margherita d’Adige, a debita distanza da abitazioni e strade. È stata scavata una buca e qui le due bombe sono state interrate e poi fatte brillare. Il botto è riecheggiato per più di qualche chilometro, rilasciando anche una fitta nube nera in aria, segno che la carica esplosiva dei due ordigni era ancora forte. All’operazione hanno collaborato i carabinieri, la polizia Megliadina e la Protezione civile locale, che hanno delimitato la zona dell’esplosione tenendo lontani i curiosi. (n.c.) 
Fonte:
 http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2013/04/25/news/fatti-brillare-due-ordigni-di-guerra-1.6948986

lunedì 22 aprile 2013

Targa di riconoscimento al giovane barese per il ritrovamento di un pericoloso ordigno bellico


Bari,-  Domani, martedì 23 aprile 2013 alle ore 11.00 presso il Palazzo della Provincia di Bari, il Presidente, Francesco Schittulli, consegnerà una targa – riconoscimento al giovane Umberto Lattanzi, il ragazzo di tredici anni, che il 23 agosto del 2012 “ha dimostrato coraggio e senso civico collaborando con le forze di Polizia nel ritrovamento di un pericoloso ordigno bellico nelle acque di Torre a Mare”.
Fonte:
 http://www.baresinelmondo.it/index.php/2013/04/22/targa-al-giovane-barese-il-ritrovamento-nelle-acque-di-torre-a-mare-di-un-pericoloso-ordigno-bellico/