Senato

Senato
biografiadiunabomba

sabato 22 marzo 2014

Intervento di bonifica dell’Esercito a Torre Disperata: rimosso l’obice di carro armato



L’11° Reggimento Genio Guastatori, reparto alle dipendenze della Brigata Pinerolo, è  intervenuto ieri con un team EOD (bonifica ordigni esplosivi) per la rimozione di un manufatto in località Torre Disperata, all’interno del Poligono di Torre di NebbiaSi è trattato di un manufatto inerte da esercitazione usato normalmente in addestramento in sostituzione di ordigni esplosivi, per carro armato tipo Leopard/blindo Centauro risalente a prima degli anni 2000. Il manufatto è stato raccolto dai genieri dell’Esercito che provvederanno allo smaltimento del materiale secondo le procedure utilizzate per lo smaltimento di comune materiale ferroso. Nella giornata di ieri, la Prefettura di Barletta Andria Trani - BAT appresa la notizia del rinvenimento da parte di personale di una Associazione Naturalistica, ha provveduto a richiedere al 2° Comando Forze di Difesa l’intervento del team EOD dell’Esercito. L’eccellente collaborazione tra la Pinerolo e le istituzioni presenti sul territorio, Prefettura, Polizia Provinciale, Carabinieri, hanno consentito di svolgere l’intervento in tempi brevissimi, nel rispetto delle procedure e delle norme di tutela ambientale, alla base del codice comportamentale dei militari. Gli artificieri dell’11 Rgt genio della Pinerolo con sede a Foggia, dal 2006 hanno già disinnescato un migliaio di ordigni, grazie a propri  team di specialisti di pronto intervento in grado di intervenire tutti i giorni dell’anno e 24 ore su 24 su un territorio che si estende su Puglia, Abruzzo, Molise, Basilicata e Calabria.
fonte:http://www.andrialive.it/news/Attualit%C3%A0/274413/news.aspx
Foto:http://www.andrialive.it/
 L’intervento effettuato dall'11° Reggimento Genio Guastatori di Foggia 

Torre Disperata
© E.I.

Dal Pollino a Reggio per ordigno bellico


Delicato intervento del Genio Guastatori di Stanza a Catrovillari. Allertati dal personale del XII° Reparto Mobile della Polizia di Stato di Reggio Calabria il Team artificieri del comando dell'11°Reggimento  Genio Guastatori di Foggia comandato dal Col. Sergio Marrone, con sede nella città del Pollino,  sono intervenuti per il  ritrovamento di un residuato bellico durante i lavori per la ristrutturazione di una casa nei pressi di Reggio Calabria frazione di Bocale. Sul posto è intervenuto il “Team” di specialisti per la messa in sicurezza e successiva distruzione. I militari hanno messo in sicurezza l’ordigno risultato essere una Granata d'artiglieria ovvero   un residuato bellico risalente al 2° conflitto Mondiale, granata da 88mm AP-HE mod. PzGr 39 di nazionalità Tedesca. Il residuoto è stato poi trasportato in una  cava per la  distruzione. 
Fonte:
http://www.gazzettadelsud.it/news/84659/Dal-Pollino-a-Reggio--per.html
                                                   Foto: http://www.gazzettadelsud.it/
                                  
                                                   

"PER NON DIMENTICARE" di Antonello Hrelia



L'associazione "Treviso 7 aprile 1944" è nata il 7 aprile 1999, in concomitanza con le celebrazioni del 55º anniversario del bombardamento della città di Treviso del 7 aprile 1944.
Le finalità dell'associazione sono: il ricordo delle vittime civili dei bombardamenti aerei di qualsiasi nazione del mondo durante la seconda guerra mondiale attraverso il ricordo dei testimoni, la divulgazione dei fatti accaduti, con commemorazioni, mostre, documentari, libri, ecc. per dire mai più guerre.
Fonte: http://www.treviso7aprile1944.eu/eventi.html


                                                                   Antonello Herlia

L’Isontino, una terra di bombe ogni giorno un rinvenimento


di Stefano Bizzi
Più di un ordigno inesploso al giorno. A un secolo dallo scoppio della Prima guerra mondiale i residuati bellici continuano ad emergere dai terreni del Carso, del Calvario e della pianura isontina in generale.
Nel 2013 gli artificieri del Terzo reggimento Genio guastatori di Udine hanno neutralizzati oltre 400 ordigni nella sola provincia di Gorizia. Lo scorso anno gli interventi programmati per far brillare il materiale bellico inesploso sono stati 50; di questi 35 hanno riguardato l’Alto Isontino e 15 il Monfalconese. Non tutti gli ordigni sono di grandi dimensioni e nonostante il trend statistico, con il passare degli anni, sia necessariamente indirizzato verso il basso, i numeri rimangono comunque significativi e richiedono una riflessione spingendo tutti alla cautela. In tempo di pace, la soglia di attenzione verso questo tipo di problema si è ovviamente abbassata. Le nuove generazioni forse conoscono i reali rischi che si potrebbero correre maneggiando un certo tipo di materiali, ma nel 90% dei casi non lo saprebbero riconoscere. La questione però è stata rimossa anche dalle precedenti generazioni.
La gran parte del materiale esplosivo rimasto in superficie è stato “rastrellato” dai cosidetti “recuperanti” (coloro che dopo la guarra raccoglievano il ferro per rivenderlo), ma come sanno bene gli addetti agli scavi edili ed industriali, a qualche metro dalla superficie si possono trovare ancora molte bombe inesplose. Durante la Prima guerra mondiale i meccanismi d’innesto erano ancora rudimentali e un’alta percentuale di ordigni non deflagrava. Dove il terreno era più morbido, bombe e granate si inabissavano nel terreno e lì sono rimaste per tutto questo tempo. Il pericolo di imbattersi in una bomba è dunque sempre in agguato. A prescindere dalle dimensioni, prima di raccogliere qulsiasi oggetto - soprattutto sul Carso o nella zona di Oslavia, del Calvario e del Sabotino - è dunque opportuno valutare bene la situazione.
Al di là del rischio per la propria incolumità fisica, tenere in casa un ordigno non inertizzato costituisce reato e prevede l’arresto per il detentore. In caso di ritrovamenti si devono quindi avvisare immediatamente le forze dell’ordine. La prefettura contatterà a sua volta il Comando Forze difesa Nord di Padova che manderà i militari del Terzo guastatori per prendere in consegna il materiale. Tra i compiti del personale Eod (Explosive ordinance disposal) inquadrato all’interno della Brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli” non ci sono solo quelli operativi nei teatri internazionali dove è impegnata l’Italia, in patria gli artificieri guidati dal tenente colonnello Stefano Venuti sono chiamati infatti a svolgere attività anche a favore della popolazione civile. Sono stati loro, ad esempio, nell’estate del 2011 a rimuovere e a far brillare la granata d’artiglieria della Prima guerra mondiale ritrovata nel corso dei lavori di trasformazione in autostrada della Gorizia-Villesse. Approfittando del cantiere stradale, la bomba era stata sistemata in una buca scavata all’interno della rotonda di Sant’Andrea e ricoperta con 80 metri cubi di terra. In caso di deflagrazione le scegge avrebbero potuto potenzialmente raggiungere una distanza di 900 metri. In via precauzionale allora venne ordinata l’evacuazione per una parte degli abitanti dei quartieri di Sant’Andrea e di Sant’Anna. In molti temevano per i vetri delle finestre, tuttavia, l’esplosione controllata fu da manuale: lo spostamento d’aria fu minimo e non ci fu alcun problema per nessuno.
Nel 2013, tra le province del Friuli Venezia Giulia e quelle di Treviso e Venezia, gli artificieri del Terzo genio guastatori hanno effettuato nel complesso 462 interventi, segno evidente che la questione non è circoscritta al solo Isontino. Nei primi mesi di quest’anno le operazioni programmate sono state già una quarantina. Gli ordigni più pericolosi sono quelli con caricamenti speciali (gas o agenti chimici urticanti). Le reazioni chimiche potrebbero aver indebolito gli involucri di metallo e il loro spostamento potrebbe rivelarsi insidioso per il personale operante per questo il tragitto tra il luogo del rinvenimento e quello del brillamento deve essere il più breve possibile.
Fonte:
http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2014/03/22/news/l-isontino-una-terra-di-bombe-ogni-giorno-un-rinvenimento-1.8895798
Foto: Il piccolo

Bomben im Wald


Ein junger Mann hat bei Königshütte im Harz einen erschreckenden Fund gemacht. In einem Wald lagen über 80 alte Flakgranaten auf dem Boden verteilt. Sie stammen nach ersten Ermittlungen aus der Zeit des Zweiten Weltkriegs.
Die Polizei und der Kampfmittelbeseitigungsdienst sicherten die Fundstelle ab. Die Granaten wurden abtransportiert. Sie sollen nun von Spezialisten kontrolliert gesprengt werden.
Fonte: http://www.mdr.de/sachsen-anhalt/fundmunition112_zc-a2551f81_zs-ae30b3e4.html
                                                              Foto: http://www.mdr.de/

venerdì 21 marzo 2014

“Noi sminatrici, a caccia di bombe da disinnescare”


di Ermanno Lucchini
«Li ho individuati di notte con le telecamere termiche e a infrarossi: ho visti scavare al buio, sul ciglio della strada. Ho capito che stavano impiantando nel terreno uno “ied”, un ordigno esplosivo improvvisato. Così noi sminatori siamo usciti all’alba dalla base italiana e con gli artificieri abbiamo rimosso e neutralizzato quella trappola vigliacca predisposta dai talebani». 
Occhi di ghiaccio e un’espressione severa, stemperata da un sorriso al miele: Vita Maria Citro, caporalmaggiore di 24 anni da poco rientrata dalla missione a Farah con altri duecento genieri del 2° Reggimento guastatori alpini di Trento, approfitta di una pausa durante un’esercitazione sulle nevi del monte Bondone (senza mai posare lo zaino da 15 chili, e neppure il cercamine Ceia di ordinanza) per raccontare a Io donna il suo Afghanistan. Adrenalinico, raggelante. Come l’Iraq che la regista Kathryn Bigelow ha portato sul grande schermo con The Hurt Locker, film tratto dai reportage del giornalista Mark Boal e vincitore di 6 Oscar. Come il Libano di Roberta Micoli, coetanea di Vita Maria anche lei caporalmaggiore (del 10° Reggimento Genio Guastatori), tornata a Cremona dalla missione a Shama, lungo la tormentata blue line al confine con Israele. «Eravamo due donne, nel mio plotone. Insieme con gli altri guastatori minex, abbiamo bonificato un’area molto vasta neutralizzando una cinquantina di ordigni».
UOMINI E DONNE: L'IMPEGNO E' PARI (E ANCHE IL RISCHIO)
Anche questo è “made in Italy”, un’eccellenza con le stellette: il nostro Paese, non più leader come in passato nel business degli armamenti più feroci (mine antiuomo e anticarro), oggi esporta sminatori professionali, donne in mimetica che liberano strade, scuole, interi villaggi dall’incubo e dall’assedio delle mine e restituiscono all’aratro campi rimasti a lungo avvelenati da una semina di bombe. 
Anche di questo possiamo andare orgogliosi: le nostre militari impegnate in missioni internazionali - 120 tra volontari, sottufficiali e ufficiali - hanno dimostrato, quote o non quote, di volersi conquistare la parità sul campo. nelle forze armate il reclutamento di personale femminile dal 2006 avviene, infatti, senza limitazioni di genere per tutti i ruoli, corpi, categorie e specialità: nell’Esercito operano donne comandanti di unità operative (come il capitano Elisa Rosso, vista all’opera al Bondone a capo di una compagnia di alpini impegnati nella costruzione di trune, utilizzate come rifugi nella neve), artificieri e sminatori, ma anche piloti di elicottero, paracadutiste, osservatrici Onu, esperte di telecomunicazioni, medici. 
«Tra noi guastatori minex - commenta Micoli - la parità non è solo un dato di fatto, è un requisito indispensabile per operare nella massima sicurezza, visto che interveniamo in situazioni in cui è vitale agire con totale dedizione, da parte di tutti». Condicio sine qua non osservata anche a casa: il fidanzato è militare, si occupa di sminamento e, sì, ha operato in Libano («Però ci siamo conosciuti sotto il Torrazzo di Cremona» mette in chiaro).
Fonte: http://www.iodonna.it/attualita/primo-piano/2014/sminatrici-esercito-donne-soldato-401961421954.shtml
                                                              Foto: http://www.iodonna.it/ di Fabrizio Villa 



Bomba della prima guerra mondiale a Fossalta di Piave


21/03/2014 - Ieri, in una zona agricola situata nei pressi della periferia del comune di Fossalta di Piave, è stato neutralizzato e rimosso a cura degli operatori EOD (Explosive Ordnance Disposal) del 3° reggimento genio guastatori di Udine, un pericoloso ordigno, residuato bellico della prima guerra mondiale.
Si tratta di una bombarda di fabbricazione austro-ungarica in discreto stato di conservazione.
Le operazioni, protrattesi per alcune ore, si sono svolte in più fasi in quanto, si è reso necessario dapprima realizzare una camera di espansione nel terreno per contenere gli effetti di un’eventuale esplosione accidentale, per poi posizionare un apparato all’interno dello scavo per effettuare il taglio abrasivo dell’ordigno.
Al termine delle operazioni di taglio l’ordigno è stato svuotato dell’esplosivo distrutto successivamente insieme alla spoletta. Successivamente il terreno è stato ripristinato allo stato originario.
Le attività, svolte sotto il coordinamento fra la prefettura di Venezia ed il comando Forze di Difesa Interregionale Nord di Padova, sono state dirette dal tenente colonnello Stefano Venuti ed hanno visto impegnati, oltre gli artificieri, anche personale tecnico e sanitario del Reggimento genio per garantire sia l’assistenza sanitaria sia i necessari lavori di scavo.
Il 3° reggimento genio guastatori della brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli” di Gorizia, è una delle 7 Unità dell’Arma del Genio incaricate di bonificare il territorio dell’Italia centro settentrionale dai numerosi residuati bellici ancora esistenti e pericolosi.
Nel 2013 i nuclei di specialisti EOD del Terzo Reggimento Genio hanno effettuato 462 interventi di bonifica per un totale di 1137 ordigni inesplosi e, nel solo primo trimestre 2014, hanno effettuato 37 interventi.
In particolare i reparti genio, grazie alle esperienze maturate nei teatri operativi ed alla elevata connotazione “dual-use”, operano a favore della comunità nazionale sia con la bonifica di residuati bellici ancora ampiamente presenti sul territorio nazionale, sia in caso di pubbliche calamità, come recentemente avvenuto in occasione dell’emergenza neve ed alluvione in Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Fonti: Comando delle Forze Operative Terrestri
http://www.difesaonline.it/index.php/it/8-notizie/terra/529-bomba-della-prima-guerra-mondiale-a-fossalta-di-piave
                                                                      Foto Difesa.it

Trovata bomba a mano della seconda guerra mondiale


Baia e Latina
In via parco, località corte della pigna, un cittadino del luogo ha rinvenuto all'interno del proprio appezzamento di terreno, un ordigno bellico inesploso, tipo bomba a mano, risalente, verosimilmente, all'ultimo conflitto mondiale. Sono state attivate le previste procedure per la messa in sicurezza della zona e rimozione dell'ordigno.
Fonte:
http://www.casertanews.it/public/articoli/2014/03/21/065155_cronaca-baia-latina-trovata-bomba-mano-seconda-guerra-mondiale.htm

Despite the danger, the illegal trade for unexploded WWI shells found in European battle fields is growing.


di Angus Crawford, BBC News
 Every year hundreds of tons of unexploded First World War shells are found on the battlefields of France and Belgium - two workmen were killed in Ypres yesterday when one blew up on a building site.
Amateur historian Maarten Otte says the legacy of war lies just below the surface and is still potentially lethal.
High explosive shells are found almost every day and are left on the side of the road for bomb disposal teams to pick up.
But there is evidence that some collectors dig up these bombs and try to sell it.
“Diggers try to find a pit to find things to sell or to put in their own collections,” says Otte. “Every week I find new pits – they are very active.”
But Leiutenant Colonel Guy de Decker from Belgium Bomb Disposal says this is risky business, since shells become more dangerous as they deteriorate over time.
“Totally stupid I think,” says Lt Colonel Guy de Decker. “This is playing with their own life and also the life of their civilians.”
Fonte:
http://www.sbs.com.au/news/article/2014/03/21/ww1-bombs-still-serious-danger
                                                        Foto: http://www.sbs.com.au/

Alpini, 80 anni tra festa e memoria


Elio Defrani - e.defrani@ilnovese.info
NOVI LIGURE - C’è qualcosa di straordinario che tiene uniti gli alpini. Qualcosa di grande e di eterno. Di terribile e magnifico. Qualcosa come la montagna, matrigna affascinante e crudele, capace di allargare il cuore degli uomini ma anche di schiacciarli quando per imprudenza, per ardimento o per semplice sfortuna le si avvicinano troppo. 

“Alle origini, il reclutamento degli alpini avveniva su base territoriale. A combattere fianco a fianco, spesso erano uomini che arrivavano dalla stessa valle, dallo stesso paese, che lottavano per la difesa delle loro case”,spiega Giancarlo Grosso, vicecapo vicario del Gruppo Alpini di Novi Ligure.

È un legame che, almeno nella nostra città, dura da ottant’anni esatti: il Gruppo Alpini novese – oggi dedicato al concittadino Aldo Zanotta, tenente alpino medaglia d’oro al valor militare caduto sul fronte greco nel 1940 – venne infatti fondato nel 1934. Un anniversario che i 192 iscritti al Gruppo e i 59 “aggregati” si preparano a celebrare nel migliore dei modi. All’insegna della festa, certo, ma anche della memoria. Perché la storia degli alpini è indissolubilmente legata a quella della prima guerra mondiale, quella che per noi italiani è stata la “guerra bianca”, così chiamata perché fu combattuta su un lungo fronte montano.

Coordinate dal capogruppo Luigi Cavriani, le iniziative cominceranno questa sera, venerdì 21 marzo,

 quando alle 21.00 la sede del Gruppo ospiterà la presentazione del quaderno Caduti alpini della provincia di Alessandria nella Prima Guerra Mondiale di Italo Semino. Alla baita di viale Pinan Cichero 3, Semino presenterà i risultati della sua ricerca, eseguita spulciando i registri del ministero della Guerra risalenti al 1935.

Sono undici i novesi appartenenti alle truppe alpini e “andati avanti” durante la prima guerra mondiale, andati là dove niente e nessuno poteva più fare del male. I loro nomi rispondono a quelli di Giuseppe Baduzzi (o forse Balduzzi), Pietro Bagnasco, Desiderato Borsalino, Giovanni Battista e Giuseppe Bottaro, Giacomo Fossati, Lorenzo Bartolomeo Pesce, Ugo Pinceti, Mario Rocca, Vittorio Tamagno. Giovanni Battista Nemo, l’undicesimo, ufficialmente risulta “scomparso in prigionia”. Due delle “penne mozze” novesi sono state decorate con la medaglia di bronzo al valor militare: si tratta del capitano Rocca e del caporale Tamagno.

Ma quella di domani sarà solo la prima di tante iniziative dedicate all’ottantesimo compleanno del Gruppo Alpini novese. I festeggiamenti più importanti si terranno nei giorni 20 e 21 settembre, in occasione della ricorrenza di San Maurizio, patrono degli alpini, quando verrà ricordata anche la figura di Arturo Boffi, originario di Mortara: i casi della vita lo portarono a Novi. Fu lui il primo capo del Gruppo Alpini della nostra città. L’anno, appunto, era il 1934.

Il servizio completo sul Novese in edicola fino a mercoledì 26 marzo.
Fonte:
http://www.alessandrianews.it/societa/alpini-80-anni-tra-festa-memoria-58773.html
                                                    Foto: http://www.alessandrianews.it/

L'Aquila. Ordigni bellici in garage, evacuazione nel pomeriggio


di Mattia Fonzi
Stamane sono stati rinvenuti tre ordigni all'Aquila. Durante le operazioni di svuotamento dei locali di un condominio da demolire in via Francesco Paolo Tosti - civico 29, all'inizio della via per Collebrincioni - gli addetti hanno trovato una scatola contenente tre ordigni bellici. Si tratta di due bombe da esercitazione (e dunque innocue) e una bomba a mano. Non si sa se quest'ultima sia innescata. Le forze di polizia stanno attendendo gli artificieri che, provenienti da San Giovanni Rotondo(Foggia), dovrebbero arrivare nel primo pomeriggio.
Nel frattempo, sarà evacuato il condominio contiguo a quello all'interno del quale sono stati rinvenuti gli ordigni, dove abitano diverse famiglie.
Le bombe sono state ritrovate in un garage condominiale. Prima del sisma, un appartamento era abitato da alcuni militari ma, ad ora, non v'è certezza su chi avesse depositato gli esplosivi nel garage.
Dopo il terremoto e prima dell'apertura del cantiere di demolizione, i garage erano abbandonati e, dunque, accessibili a tutti.
Fonte:http://news-town.it/cronaca/2845-l-aquila-ordigni-bellici-in-garage,-evacuazione-nel-pomeriggio.html
                                                            Foto: http://news-town.it/

Palermo: trovato ordigno bellico inesploso della seconda guerra mondiale


Palermo, 21 mar.- (Adnkronos) - Un ordigno bellico inesploso risalemnte alla seconda guerra mondiale e' stato rinvenuto nel comune di Sciara (Palermo). L'ordigno, che si trovava in un pessimo stato di conservazione come la bomba da mortaio ritrovata nei giorni scorsi a Taormina (Messina), è stato distrutto da una squadra specializzata del 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo. Il manufatto è stato identificato dai militari dell?Esercito come un proietto d?artiglieria da 37 millimetri contenente esplosivo ad alto potenziale di nazionalità Italiana. L?opera di rimozione e distruzione di manufatti bellici inesplosi per tutta la Sicilia viene effettuata da personale altamente addestrato e specializzato, organizzato in ?nuclei di bonifica ordigni esplosivi? (Eod) che hanno la competenza per questo tipo di interventi in ambito nazionale, oltre a vantare una lunga esperienza nelle missioni operative svolte all'estero in Kosovo, Libano e Afghanistan. Nel corso del 2013 i nuclei Eod del 4° reggimento hanno distrutto oltre 100 ordigni rinvenuti sul territorio siciliano, nonostante, per ben 6 mesi, fino allo scorso 17 febbraio, l?unità sia stata impiegata nell?impegnativa missione in Afghanistan. Negli ultimi 10 anni gli artificieri dell?Esercito hanno condotto oltre 30000 interventi di bonifica su tutto il territorio nazionale.

giovedì 20 marzo 2014

Borghetto Santo Spirito, trovato residuato bellico in un campo a Pineland


di Cinzia Gatti
Questa mattina una ragazza, mentre portava a spasso il cane, ha avvistato quello che sembrerebbe essere un residuato bellico in un campo nella zona Pineland di Borghetto Santo Spirito.
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, che dopo aver recintato e messo in sicurezza l'area, hanno contattato gli artificieri, che stanno arrivando da Alessandria, per esaminare l'oggetto.
Secondo una prima ipotesi potrebbe essere riproduzione di un residuato bellico, ma solo dopo l'arrivo degli artificieri sarà possibile avere informazioni più precise.
Fonte:
http://www.savonanews.it/2014/03/20/leggi-notizia/argomenti/cronaca-2/articolo/borghetto-santo-spirito-trovato-residuato-bellico-in-un-campo-a-pineland.html

Alvignano rinvenuto residuato bellico


di Giuseppe Di Lorenzo
Rinvenuto un ordigno bellico nel terreno adiacente il cantiere per la realizzazione della nuova scuola media di Alvignano in via Fiume. Il responsabile del cantiere, infatti, durante i lavori ha notato la sporgenza di circa 15 metri dal terreno di un ordigno residuato della seconda guerra mondiale verosimilmente un proiettile da mortaio avente diametro di 6 cm e lunghezza di 20 cm, coperto da ruggine di marca e modello non identificati. Il direttore dei lavori, quindi, ha prontamente allertato i carabinieri della locale stazione di Alvignano guidati dal luogotenente Nicola Marsilio che subito si sono recati in loco e hanno provveduto a recintare l’intera area circostante per inibire l’accesso alla zona di interesse e contemporaneamente hanno richiesto l’intervento degli artificieri del reparto operativo del comando provinciale di Caserta per procedere alle operazioni di rimozione e bonifica dell’esplosivo. 
Fonte:
http://www.caiazzorinasce.net/2014/03/alvignano-rinvenuto-una-bomba-risalente.html?showComment=1395346115256

mercoledì 19 marzo 2014

Piazzola, rimuovono un albero e sotto trovano 8 bombe da mortaio


Bombe da mortaio trovate in terreno di Piazzola sul brenta in via Savonarola

Scavano per rimuovere un albero da un terreno privato e a un metro di profondità trovano 8 bombe da mortaio risalenti alla seconda Guerra mondiale. È successo mercoledì nella prima mattinata in via Savonarola a Piazzola sul Brenta, nel Padovano. Sul posto osno intervenuti i carabinieri.
SI ATTENDONO GLI ARTIFICIERI. Le bombe hanno una dimensione di 30 centimetri per 20 e verosimilmente erano in uso alle truppe tedesche. La zona per il momento è stata cinturata in attesa dell'intervento degli artificieri del Genio guastatori di Trento. A loro il compito di individuare con esattezza le caratteristiche degli ordigni e verificare se ve ne siano altri disseminati nelle circostanze, a quel punto verranno stabilite le modalità d'intervento con eventuale evacuazione delle abitazioni circostanti.


Fonte:http://www.padovaoggi.it/cronaca/bombe-mortaio-piazzola-sul-brenta-via-savonarola.html

A Colle Petrano riaffiora il colpo di mortaio


CASALINCONTRADA. Un proiettile di mortaio risalente alla Seconda guerra mondiale e abbandonato ai margini della strada di Colle Petrano. É stato trovato ieri dai vigili urbani, che hanno transennato il punto e avvertito i carabinieri. L'ordigno potrebbe essere ancora intatto nel suo meccanismo dove è alloggiata la carica, circostanza che attraverso una immediata notifica alla prefettura ha messo in moto la procedura per l'intervento degli artificieri dell'Esercito, l'11° reggimento Genio guastatori di stanza a Foggia che invieranno una squadra Eod (Explosive ordnance disposal, bonifica di ordigno esplosivo) per disattivare la carica per poi farla brillare in un luogo sicuro. Involucro intatto anche se arrugginito da una lunga permanenza sotto terra, il proiettile è stato abbandonato ai margini della strada principale della contrada che guarda verso la statale Tiburtina all'altezza di Brecciarola. Fino all'arrivo degli artificieri verrà sorvegliato dai carabinieri di Casale. «È evidente che l'hanno portata qui da altrove, e anche in tempi recenti», spiega il consigliere Mario Aceto, che si sta occupando della vicenda. «Forse, ma si tratta di un'ipotesi», spiega Aceto, «l'ha rinvenuta un agricoltore mentre lavorava al suo terreno e l'ha spostata verso un luogo in vista, probabilmente per evitare noie burocratiche». A Casalincontrada sono rari i rinvenimenti di materiale bellico inesploso. Da queste parti non avvennero scontri rilevanti nel periodo dall'autunno 1943 fino al giugno 1944, quando l'Abruzzo era attraversato dalla linea Gustav fortificata dai nazisti per impedire l'avanzata verso nord dell'VIII armata britannica di Montgomery. (f.b.)
Fonte:
http://ilcentro.gelocal.it/chieti/cronaca/2014/03/18/news/a-colle-petrano-riaffiora-il-colpo-di-mortaio-1.8879168

Granata in viale Brigata Marche, strada chiusa


Una vecchia granata, probabilmente risalente alla seconda guerra mondiale. È stata ritrovata poco dopo l’ora di pranzo a Treviso, nelle vicinanze di viale Brigata Marche. La strada è stata immediatamente chiusa al traffico per permettere le operazioni di prelievo del vecchio ordigno. Mobilitati i vigili urbani e i vigili del fuoco oltre alle forze specializzate incaricate di recuperare l’ordigno e trasferirlo in un posto idoneo alla sua deflagrazione in sicurezza. I disagi più gravi al traffico, bloccato e deviato in vie limitrofe e percorsi paralleli lungo tutto l’asse tra Treviso e Mignagola.
Fonte:http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2014/03/19/news/granata-in-viale-brigata-marche-strada-chiusa-al-traffico-1.8881921
La strada al momento resta chiusa, non è ancora chiaro per quanto proseguiranno i lavori sul posto.