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sabato 10 maggio 2014

In ricordo della II Guerra mondiale


A Ferentino domenica 18 maggio in Piazza Mazzini e sabato 24 maggio 2014, saranno ricordati e onorati i caduti civili della II Guerra mondiale, nel 70esimo dagli accadimenti storici. Il sindaco Antonio Pompeo: “L’amministrazione comunale ha inteso ricordare la grande tragedia della II Guerra mondiale, con i bombardamenti sulla città, in memoria delle oltre 400 vittime e delle personalità che sacrificarono la vita per la Liberazione della Patria, coinvolgendo la cittadinanza, soprattutto gli studenti, per raccontare quel periodo storico che oggi più che mai deve appartenere e far parte del patrimonio e sentire comune. L’insediamento di un Comitato, la condivisione di Associazioni, Scuole, enti, parrocchie e comitati, la collaborazione con il Conservatorio di Frosinone, hanno reso possibile una serie di eventi per celebrare in maniera idonea questi giorni storici, commemorare doverosamente quanti combatterono e si sacrificarono per la libertà, valorizzando i luoghi della memoria, coinvolgendo i cittadini in momenti di riflessione e partecipazione. Il patrocinio della Regione Lazio e dell’Amministrazione Provinciale hanno dato giusto risalto alle nostre manifestazioni.Domenica 18 maggio alle ore 18.00 in Piazza Mazzini, abbia l’onore di ospitare, grazie alla sinergia con i referenti locali, comandante sede di Anagni, capitano Camillo Giovani Meo e maresciallo Raffaele Alborino, comandante della caserma di Ferentino, la Fanfara della Legione Allievi Carabinieri, diretta dal Maresciallo-capo Danilo Di Silvestro, per un concerto di alto prestigio e risonanza. La Fanfara della Legione Allievi Carabinieri risale come vero e proprio nucleo organizzato di musicanti al 1884, conta quarantaquattro elementi e si esibisce in occasione di cerimonie militari, ricorrenze, e manifestazioni varie con un ragguardevole repertorio di marce, famosi brani classici e moderni. Il 10 novembre 1885, in occasione del trasferimento della Legione Allievi a Roma, l’ingresso del reparto nella nuova sede fu preceduto dalle trombe della Fanfara e, da allora, i “carabinieri musicanti”, con il noto pennacchio bianco e rosso, acquistarono sempre maggiore notorietà. Saremo lieti di condividere per l’occasione i nostri sentimenti comuni in un evento di così alto valore morale e civile e per tale scopo invitiamo tutti la cittadinanza a questo evento, nella certezza della diffusa volontà di conservare la memoria dell’immenso sacrificio sostenuto dalla nostra città, delle ferite profonde che hanno segnato l’anima di tanti nostri concittadini e del coraggio profuso nella poderosa opera di ricostruzione”.
Sabato 24 maggio, dopo la S. Messa alle ore 21.00, dalla Chiesa di S. Agata, completamente devastata dai bombardamenti del 1944 insieme al Borgo Garibaldi e gran parte della Via Casilina, si snoderà una fiaccolata-corteo, fino al Monumento alla Pace presso il Memoriale. Il corteo si soffermerà presso le zone maggiormente colpite, dove trovarono la morte molte persone e intere famiglie: Via Valeria, Palazzo della Scigna, Chiesa S. Salvatore, Via Cavour, Porta S. Agata. Alla presenza delle Istituzioni locali, studenti e docenti delle scuole, delle Associazioni di volontariato e dei Comitati, si terranno momenti di raccoglimento e sarà deposta una corona. Il suono della sirena dell’allarme aereo sarà diffuso nelle ore dell’effettivo attacco nel maggio 1944″.
Allestita nella Parrocchia di S. Agata, sarà visitabile la MOSTRA STORICO-FOTOGRAFICA, sulle personalità, distruzioni, eventi e vicende della Seconda Guerra Mondiale, che hanno visto la città di Ferentino drammaticamente colpita. Fonte: http://www.lazionauta.it/in-ricordo-della-ii-guerra-mondiale/

Brillate le bombe, torna la pace in Pasubio


TRAMBILENO. Si sono concluse ieri le operazioni di brillamento di alcuni ordigni risalenti alla Prima guerra mondiale, rinvenuti sulle montagne della val di Sole e resi inoffensivi sul Pasubio. Nonostante la distanza tra Vermiglio e la Vallagarina, sono stati scelti i prati di Malga Monticello per il loro brillamento. Si trattava di bombe di tipo chimico, e le operazioni hanno per questo coinvolto numerosi mezzi e forze della protezione civile e dell'ordine (vigili del fuoco, forestali, artificieri, ambulanze, carabinieri, militari). Fonte foto e notizia: http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2014/05/09/news/brillate-le-bombe-torna-la-pace-in-pasubio-1.9194343



Fonte: http://www.mininterni.it/

Bimba morta sotto le bombe della Seconda Guerra Mondiale, dopo 70 anni ritrovato il suo diario


Erba (Como), 10 maggio 2014 - Riemergono dopo settant’anni i pensieri scritti , nei suoi componimenti scolastici, di una bambina morta nei tragici bombardamenti del 30 settembre e primo ottobre 1944, che lasciarono nelle case e nei campi di Erba 86 morti. Perché questa grande tragedia non sia dimenticata, ma ricordata anche in futuro, il mese prossimo sarà pubblicato un documento che è un scampolo importante e carico di emozioni di quel tragico avvenimento. L’idea di questa iniziativa è del giornalista Emilio Magni, uno dei superstiti del bombardamento il quale, grazie alla sorella Maria ha ritrovato il quaderno con i temi svolti dalla piccola Nella Ronchetti di dieci anni, una delle vittime, morta a settembre dopo aver terminato a giugno e a pieni voti la quinta elementare. Nella Ronchetti si apprestava a frequentare le «commerciali» e a diventare grande vivendo «quella Erba» che lei aveva descritto con entusiasmo nei suoi componimenti. Perché è importante questo documento? «Mi sono molto commosso quando ho letto i componimenti di Nella in cui ci racconta Erba. In quei tempi le insegnanti usavano condurre le scolaresche in giro a vedere i luoghi più interessanti del paese. Nei suoi racconti, Nella dimostra un grande interesse e addirittura quasi un orgoglio per le cose belle e importanti del suo paese. Lascia intendere, tra le righe, pure una speranza di vedere un giorno questa sua Erba ancora più bella. Purtroppo le bombe americane , di quel 30 settembre glielo hanno impedito» Fonte: http://www.ilgiorno.it/como/cronaca/2014/05/10/1063436-Guerra-Mondiale.shtml

Bari - CERIMONIA DI CONFERIMENTO DELLA CITTADINANZA ONORARIA ALLA BRIGATA PINEROLO


Si è tenuta questa mattina, a Palazzo di Città, la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria barese alla Brigata Meccanizzata “Pinerolo”. L’onorificenza riconosciuta alla grande unità dell’Esercito italiano è stata approvata dal Consiglio comunale, all’unanimità, il 2 aprile scorso “per il suo prezioso e incondizionato contributo in operazioni condotte con professionalità ed abnegazione sia in Italia che all’estero, finalizzate a scopi umanitari di assistenza sanitaria e di ordine pubblico”. Alla cerimonia hanno presenziato il sindaco Michele Emiliano e il comandante della Pinerolo, generale di Brigata Stefano Del Col.
“Attribuire questo riconoscimento alla Brigata Pinerolo - ha dichiarato il sindaco di Bari - è un gesto che identifica degli amici. Oggi Bari esprime gratitudine nei confronti di chi per la città ha compiuto gesti concreti e non opinabili. Ecco perché il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità questa iniziativa: voi avete restituito a ciascuno di noi chiarezza rispetto alle leggi, alle nostre tradizioni con l’intento di trasmettere alle successive generazioni un modo di vivere, quello che insegna a dare senza chiedere nulla in cambio. Avete la consapevolezza di servire un Paese la cui Costituzione mette al primo posto il lavoro, il rispetto delle regole e dei diritti delle persone.
Io ho avuto la fortuna di vedere all’opera i soldati in missione di pace, e ne ho tratto un grande insegnamento, ne sono stato orgoglioso da cittadino italiano e da sindaco di Bari.
Voi svolgete un ruolo fondamentale, siete un punto di riferimento per le forze armate e un fiore all’occhiello dell’Esercito italiano. Per questo non possiamo che ringraziarvi. E per questo voglio dedicare questa giornata anche a chi non c’è più, a chi giovanissimo ha perso la vita per difendere con orgoglio la propria bandiera. Sappiate che questa è casa vostra, qui sarete sempre i benvenuti”.
“La nostra brigata - ha concluso il comandante della Brigata Pinerolo, generale Stefano Del Col, ringraziando il sindaco di Bari per l’iniziativa - è costituita da tanti cittadini pugliesi. Oltre il 75% dei nostri militari proviene da Bari e provincia. Oggi tutti i 5.400 militari, che seguono questo percorso, intendono ringraziare il Comune e il sindaco Emiliano per la loro vicinanza alla Brigata”.

La Brigata Pinerolo, che vanta 193 anni di storia, ha sviluppato nel tempo un forte sentimento di appartenenza al popolo pugliese, avendo partecipato attivamente a significativi eventi della vita cittadina barese, garantendo il necessario supporto in situazioni di emergenza o di necessità, la continua cooperazione con le forze di polizia locali e il coordinamento con le autorità civili.
La grande unità è costituita, oltre che dal comando Brigata, anche dal 9° reggimento Fanteria Bari con sede a Trani, dal 7° Bersaglieri di Altamura, dall’82° Fanteria Torino di Barletta, dall’11° genio Guastatori di Foggia, dal 21° semovente Trieste sempre a Foggia, dal 10° Trasporti di Bari e dal reparto Comando e Supporti tattici Pinerolo.
L’impegno nell’assicurare soccorso alle popolazioni delle località colpite da calamità naturali è valso alla Brigata alti riconoscimenti per merito al valor civile.
Va ricordata inoltre la proficua attività svolta dalla Pinerolo in numerosi Paesi esteri, con importanti missioni di pace condotte in particolare in Kosovo e in Libano come parte della forza multinazionale UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon).
A Bari la Pinerolo si è distinta negli ultimi tempi per aver effettuato la bonifica e la messa in sicurezza dell’area dell’Ex Gasometro a seguito del ritrovamento di un ordigno bellico, mentre il suo impegno, decisivo nelle operazioni di soccorso dei 20 mila cittadini albanesi sbarcati nel porto di Bari dalla nave Vlora nell’agosto del 1991, è ormai impresso nella memoria della città.

Fonte: http://puglialive.net/home/news_det.php?nid=81602
Bomba rinvenuta all'interno dell'ex gasometro Bari. Fonte foto: 
http://www.apulianews.it/

Montagano. Una granata sepolta sotto il monumento ai Caduti


di Serena Di Sisto
MONTAGANO. Alle 9.30 di ieri mattina due camionette dell’Esercito italiano hanno raggiunto il paese. Il loro intervento è stato richiesto dai Carabinieri per un caso del tutto eccezionale. In un giardino accanto al monumento dei caduti, nel centro di Montagano, è stato ritrovato un ordigno, un residuo bellico inesploso risalente alla prima guerra mondiale. Con l’aiuto degli artificieri del Genio Guastatori di Foggia la granata è stata fatta esplodere alle ore 11 in un terreno lontano dal centro abitato. Sul luogo del ritrovamento grande folla e stupore. Non è la prima volta che Montagano è teatro di scoperte belliche. Due anni fa fu ritrovata una bomba risalente alla seconda guerra mondiale. Sul posto anche i Carabinieri, il 118, la polizia municipale e la proprietaria del giardino, Emma Cesario che racconta come è andata. “Sembrava una pigna. Una volpe scavando ha scoperto la buca dove era infilata la granata. Il giardiniere l’ha scoperta e ha avvertito chi di dovere”. Il pensiero degli anziani va ancora una volta al conflitto mondiale che devastò Montagano e non ha ancora lasciato il volto di chi ne ha toccato con mano gli effetti. Fonte: http://www.quotidianomolise.com/montagano-una-granata-sepolta-sotto-il-monumento-ai-caduti/
 Campagna sensibilizzazione sul tema ordigni inesplosi promossa dall'ANVCG

venerdì 9 maggio 2014

San Giovanni, bomba disinnescata


SAN GIOVANNI AL NATISONE. Nel corso della giornata di ieri, artificieri dell’esercito italiano in forza al Terzo reggimento Genio guastatori di Udine hanno fatto brillare a San Giovanni al Natisone una granata d’artiglieria italiana da 260 millimetri e altri ordigni più piccoli risalenti alla Prima guerra mondiale.
L’ordigno, del peso complessivo di oltre 220 chilogrammi, completo di spoletta e in discreto stato di conservazione, è stato rinvenuto in un campo agricolo durante alcune operazioni di aratura.
Le attività di disinnesco, condotte dal tenente colonnello Stefano Venuti e dal primo maresciallo Alessandro Corbia, sono state svolte sotto il coordinamento della Prefettura di Udine e si sono protratte per alcune ore, terminando con la distruzione dell’ordigno.
Il Terzo reggimento Genio guastatori della brigata di cavalleria Pozzuolo del Friuli di Gorizia è una delle sette unità dell’Arma del genio che il Comando forze di difesa interregionale nord di Padova può far intervenire per le operazioni di bonifica del territorio centro-settentrionale della Penisola (dieci regioni amministrative) dai numerosi residuati bellici inesplosi ancora esistenti e disseminati sul territorio nazionale.
Nel corso del 2013 il Terzo reggimento Genio ha effettuato ben 462 interventi di bonifica (per un totale di 1.137 ordigni inesplosi) e, nel solo primo quadrimestre di quest’anno, ha effettuato oltre 60 interventi simili.
L’esercito italiano, grazie alla capacità “dual use” dei reparti dell’Arma del genio, oltre all’impiego operativo nelle missioni internazionali è in grado di intervenire, in ogni momento, in tutto il territorio italiano a supporto della comunità nazionale, come recentemente testimoniato in occasione dell’emergenza maltempo che nei mesi scorsi ha colpito l’Emilia Romagna (Modena), la Toscana (Pisa), il Veneto (Belluno e Treviso) e il Lazio (Fiumicino). (gi.ma.)
Fonte: http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2014/05/09/news/san-giovanni-bomba-disinnescata-1.9195149

giovedì 8 maggio 2014

Pollenza: si celebra l’anniversario della Battaglia di Cantagallo


Sabato 10 maggio a Pollenza sarà una giornata dedicata celebrare l’anniversario della famosa Battaglia di Cantagallo. Fatti d’arme del 2 e 3 maggio 1815 ebbero infatti come sfondo il colle di Cantagallo, zona che rispetto al capoluogo si pone in direzione di Tolentino e che ancora oggi si chiama così.La due giorni di cruenti scontri vide l’esercito napoletano di Gioacchino Murat, in quel momento re di Napoli, soccombere di fronte alle forze austriache. Attraverso la memoria popolare oltre a quella storica si è conservato nella popolazione del posto il ricordo della battaglia e la pietà per i tanti caduti in quello che è oggi riconosciuto come il primo episodio militare del Risorgimento Italiano.

È dunque sulla scorta dei ricordi e della commozione che l’Associazione “Cantagallo 1815” con il patrocinio del Comune di Pollenza organizza le celebrazioni per il 10 maggio. Si inizierà alle 17.30 con la commemorazione alla presenza delle Autorità e delle Associazioni cittadine, presso il Cinerario dei caduti, sito proprio sui luoghi che furono teatro di battaglia.

Alle ore 20.00 seguirà una Cena della tradizione contadina che si terrà in centro storico presso il chiostro della Chiesa dei Santi Antonio e Francesco. L’evento vuole essere un modo per ricostruire l’atmosfera del tempo, rivivere una semplice situazione di socialità come una cena immergendosi però nel 1815, anche dal punto di vista del palato. Chi volesse partecipare può prenotare chiamando al n. 347.2999016.

Alle 22.00 si terrà in Piazza Libertà “Memorie della Battaglia”, uno spettacolo a cura di Sarah Salvucci con cui gli avvenimenti militari e storici di cui abbiamo notizia saranno richiamati e rivissuti grazie ai costumi di tanti figuranti e ad un intreccio narrativo di grande effetto.
dal Comune di Pollenza
www.comune.pollenza.mc.it

Fruga in cassonetto e trova bomba a mano


(ANSA) - VENEZIA, 7 MAG - Una bomba a mano, modello 'ananas' probabilmente della seconda Guerra mondiale, è stata trovata questa notte nel centro di Mestre in un cassonetto delle immondizie.
    Ad accorgersi della bomba è stato un passante che, frugando nell'immondizia, ha trovato una borsetta da donna con all'interno una custodia per macchina fotografica che a sua volta conteneva la bomba. Scattato l'allarme, la zona è stata messa in sicurezza e l'ordigno è stato preso in consegna dagli artificieri della polizia. Fonte:http://www.ansa.it/veneto/notizie/2014/05/07/fruga-in-cassonetto-e-trova-bomba-a-mano_38fb2635-de6b-4353-b41b-99fc3f2d844c.html 

 Campagna sensibilizzazione sul tema ordigni inesplosi promossa dall'ANVCG

Francia. Trovati centinaia di corpi soldati tedeschi 2* guerra mondiale


(ASCA) – Roma, 8 mag 2014 – I corpi di un centinaio di soldati tedeschi morti durante la seconda guerra mondiale sono stati ritrovati la scorsa settimana nel cimitero di Thiais, nella Valle della Marna.
“Durante i lavori di costruzione di un nuovo ossario, il dipartimento archeologico ha scoperto un centinaio di corpi non identificati”, si legge in una nota del sindaco di Parigi.
“Le indagini degli ultimi giorni hanno permesso di determinare che si tratta di corpi di soldati tedeschi risalenti alla seconda guerra mondiale”, ha poi aggiunto.
Tale scoperta giunge a meno di un mese dalle celebrazioni di commemorazione dello sbarco in Normandia.
“L’ambasciatore tedesco a Parigi e’ stato informato – conclude la nota – e da adesso si procedera’ in collaborazione con le autorita’ tedesche”. (fonte AFP).
Questa è una notizia dell’agenzia Asca.

ORDIGNO BELLICO RINVENUTO A SESTO FIORENTINO


Si svolgeranno domenica 18 maggio le operazioni di disinnesco della bomba, risalente alla seconda guerra mondiale, ritrovata in un cantiere edile in zona Padule. Prevista l’evacuazione di circa 7mila persone. Prefetto Varratta: “Qualche disagio, ma la cittadinanza può stare tranquilla”. Sarà disinnescato e rimosso nella mattinata di domenica 18 maggio l’ordigno bellico inesploso risalente alla seconda guerra mondiale, rinvenuto in un cantiere edile in zona Padule, al confine tra i comuni di Sesto Fiorentino e Calenzano. Il piano degli interventi e di informazione alla popolazione è stato illustrato stamani dal prefetto Luigi Varratta e dai sindaci di Sesto Fiorentino e dall'assessore ai lavori pubblici di Calenzano. Nell’area interessata dalle operazioni dovranno essere sgombrati tutti gli edifici, le strade e saranno circa 7mila le persone da evacuare. Sarò disposto inoltre il blocco momentaneo della circolazione stradale, della linea ferroviaria, del servizio pubblico di autobus e sarà vietato il sorvolo aereo della zona. “Siamo tenuti a prendere tutte le precauzioni del caso – ha spiegato Varratta – per garantire la sicurezza dei cittadini, ma la gente può stare tranquilla. Le operazioni si svolgeranno nei tempi previsti e il disagio sarà limitato a due-tre ore. Le abitazioni vuote saranno sorvegliate dalle forze dell’ordine e dalla polizia municipale per evitare che qualche malintenzionato faccia incursioni indesiderate approfittando della situazione“. La rimozione delle spolette e il successivo brillamento saranno effettuati dagli artificieri dal Nucleo E.O.D. del Genio Ferrovieri dell’Esercito di stanza a Castelmaggiore (Bologna). Tutta la zona sarà messa in sicurezza e sorvegliata da forze dell’ordine e vigili urbani, con l’ausilio dell’8° Reparto Volo della Polizia. Saranno presenti inoltre i Vigili del Fuoco e il servizio emergenza 118 con ambulanza e personale medico a bordo. Saranno allertate, come prevede la procedura, le strutture ospedaliere. Prenderanno parte anche 150 volontari. Al termine del disinnesco, l’ordigno sarà trasportato, con la scorta della Polizia Stradale, alla miniera di Monsavano, nel comune di Pelago, dove verrà fatto brillare in sicurezza . Cittadini, esercizi commerciali e ogni altra attività della zona hanno già ricevuto un primo avviso. I comuni di Sesto Fiorentino e Calenzano hanno distribuito nelle settimane scorse un volantino che spiega nel dettaglio come comportarsi. Abitazioni ed edifici dovranno essere lasciati entro le ore 9 di domenica. Il via alle operazioni sarà dato dalla sirena della Ginori (due suoni di quindici secondi ciascuno). Un suono prolungato di trenta secondi indicherà invece la fine degli interventi (tempo stimato circa 2-3 ore). Solo a partire da quel momento sarà possibile far ritorno nelle proprie case. Chi non è in grado di organizzarsi autonomamente, potrà trascorrere il tempo necessario nei centri di accoglienza predisposti per l’occasione alla Misericordia di Sesto Fiorentino (piazza S. Francesco 37), alla Casa del Popolo di Querceto (via Napoli 79), al Circolo 8 Marzo (viale Ariosto 210) e all’associazione Auser (via Pasolini 105), a partire dalle ore 8. Per informazioni di carattere generale sull’evento è possibile rivolgersi al call center integrato dell’area fiorentina 055.055 dal lunedì al sabato con orario 8-20 oppure alla segreteria del Comando di Polizia Municipale di Sesto Fiorentino 055/4496503-0554496504 dal lunedì al sabato dalle 8,30 alle 12,30. Per le persone non autosufficienti o in particolari condizioni di salute che necessitano di trasporto e sistemazione è invece necessario rivolgersi con urgenza al n. verde dedicato 800.401084. A partire dalle ore 8, sarà istituito, presso la sede della Protezione Civile del Comune di Sesto Fiorentino, un posto di comando, denominato I.C.P. (Incident Control Point), per sovraintendere a tutte le operazioni. Coordinato dalla Prefettura, sarà composto da rappresentanti di: Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore, Questura, Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Sezione Polizia Stradale, Polizia di Frontiera, Polizia Ferroviaria, VIII Reparto Volo della Polizia di Stato di Firenze, Protezione Aziendale di RFI, ENAC, ENAV, Gestore Aeroportuale, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, Comune di Sesto Fiorentino, Comune di Calenzano, Protezione Civile Provinciale, 118, Enel, Terna, Estrareti Gas, Publiacqua, ATAF(per il coordinamento del trasporto pubblico).
Fonte: http://met.provincia.fi.it/c1news.aspx?n=172371

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mercoledì 7 maggio 2014

Preparando la morte il pilota scoprì la Storia


di Italo Interesse
A un 8 km da Foggia, in località Passo di Corvo, sono visibili i resti di un vasto villaggio ‘trincerato’ dell’era neolitica. Si vuole che a identificarli, nel 1943, sia stato J.B.Brabdford, un pilota ricognitore della RAF. Non è esatto. Nessuno vuol togliere il merito all’ufficiale britannico, solo che la scoperta avvenne a guerra finita. Appassionato di fotografia ed evidentemente colpito dalla bellezza del paesaggio pugliese, Bradford dovette trattenere per sé copia di quelle immagini. Sulle stesse possiamo immaginarlo concentrato nei momenti d’ozio, forse alla ricerca di prove che confermassero un ‘sospetto’ maturato già al momento del sorvolo del sito di Passo di Corvo. Poi, nel 1946, probabilmente sentito il parere di un archeologo, Bradford potette annunciare la sua scoperta ; l’annuncio diede poi il via a campagne di scavo (attualmente il Parco Archeologico di Passo di Corvo si estende su una superficie di 130 h ed è visitabile tutti i giorni dalla 9,00 alle 13,00 e dalla 16,00 alle 19,00 ; informazioni presso il Museo Civico di Foggia). Torniamo ora a quel pilota. Premesso che quegli scatti facevano parte di una vastissima missione fotografica che aveva per oggetto Foggia e dintorni, quando e perché Bradford li realizzò? Molto probabilmente  prima di maggio ’43, mese in cui gli Alleati diedero il via a una serie di pesantissime incursioni aeree a danno dell’aeroporto e della stazione di Foggia. Quelle foto avevano lo scopo di facilitare l’imminente l’opera dei bombardieri, come puntualmente avvenne ( le incursioni delle Fortezze Volanti -  nove tra maggio e settembre - furono devastanti : 20mila morti e una città rasa al suolo). La scoperta del sito di Passo di Corvo, che fu dunque incidentale, si spiega col fatto che la ricognizione aerea permette all’osservatore di coordinare elementi che da terra sembrano isolati e di ‘rileggerli’ in un contesto più vasto. A causa dell’esiguo dislivello cui danno vita, i micro rilievi sfuggono allo sguardo stando a terra. Osservati però dall’aereo, al sorgere o al calare del sole, risaltano particolarmente a causa dell’inclinazione dei raggi solari che allungano le ombre. E’ così possibile  scorgere rovine che affiorano appena dal suolo, gobbe dai contorni smorzati, cavità, fondi di capanne, serbatoi d’acqua, canali... Inoltre, le vestigia sotterrate, mutando la composizione minerale e chimica della terra che le ricopre, modificano la fitogenesi del terreno che in quel punto, divenendo più asciutto e compatto, dà vita a una vegetazione più secca. E se il suolo è particolarmente arido, i resti giacenti in profondità lasciano in superficie tracce biancastre che spiccano sul naturale colore dell’humus... Bradford cercava punti di riferimento di cui altri suoi colleghi si sarebbero serviti per seminare morte e distruzione. Scoprì, dopo, un importante sito archeologico. Vogliamo essergliene grati?
Fonte: http://quotidianodibari.it/articoli/cultura-e-spettacoli/preparando-la-morte-il-pilota-scopri-la-storia/#.U2qFMIF_sR8

Ordigno bellico trovato a Palermo


Un ordigno di artiglieria risalente al periodo tra le due guerre mondiali è stato trovato in via Falconara a Baida, borgata di Palermo. A segnalare la sua presenza è stato un cittadino che ha chiamato i carabinieri. L’ordigno lungo 43 centrimetri e con una potenza d’azione per un raggio di circa mille metri è stato prelevato dai militari, dagli artificieri con l’intervento del quarto reggimento genio guastatori dell’Esercito. L’ordigno è stato portato a Bellolampo, dove sarà fatto brillare.
Fonte: http://www.siciliainformazioni.com/95772/ordigno-bellico-trovato-palermo
Campagna sensibilizzazione sul tema ordigni inesplosi promossa dall'ANVCG

Una bomba tre pollici rinvenuta in un bagno pubblico a Reddish


Reddish, un quartiere distante pochi chilometri dalla città metropolitana di Stockport. Secondo la fonte britannica non è stata necessaria una grande evacuazione. La bomba è stata fatta brillare nel parco. Una nota, se vogliamo definirla di colore: al momento dell'esplosione controllata una donna portava a spasso il suo cane. È stata salvata da un militare che urlando a più non posso le avrebbe ordinato di non procedere oltre. La donna si è bloccata subito dopo qualche attimo il gran botto dell'ormai ex residuato bellico. Come si dice: tutto bene ciò che finisce bene.
g.l.  

RITROVAMENTI "ESPLOSIVI" E CONTROLLI PER GLI EDIFICI COMUNALI


Luigi Antonio Colecchi
Il fortuito ritrovamento, avvenuto ieri mattina a Monopoli, di alcuni residuati bellici all’interno di una struttura comunale non in uso, ha riproposto il tema, già discusso, della necessità di messa in sicurezza di tali strutture e del bisogno che queste vengano sorvegliate anche attraverso delle telecamere. Nello specifico ieri mattina la Polizia del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Monopoli scopriva, a seguito di una segnalazione, del materiale risalente molto probabilmente alla seconda guerra mondiale (pare una bomba a mano e dell’esplosivo) nascosto in un sacchetto in un bagno della nuovissima struttura in uso ai Servizi Sociali di Monopoli, nei pressi di Porto Rosso, e mai entrata in funzione. Il materiale molto probabilmente è stato “pescato” da qualche sub sul fondale marino e celato in quel luogo. La facilità di accesso allo stesso è davvero preoccupante. Al di là dello stato di degrado a cui va incontro, con sporcizia ed escrementi ovunque, porte divelte e vetri rotti, è pericoloso l’uso che balordi o malintenzionati possano farci magari, come in questo caso, andando a nascondere materiali illeciti e che, se mal maneggiati, potrebbero provocare danni. Lo stesso muro perimetrale della struttura, appena terminato di intonacare, è stato utilizzato da “writers” per esprimere la propria creatività. E’ necessario, quindi, che venga previsto per lo meno un servizio di videosorveglianza al suo esterno, al fine di scoraggiare chiunque intenda avvicinarvisi con non buone intenzioni.
Fonte: http://www.canale7.tv/news/ritrovamenti-esplosivi-e-controlli-per-gli-edifici-comunali.html?PHPSESSID=6n1l6door7o1gccphs1r92fqq6#.U2pc94F_sR8

Due bunker sotto piazza Abbro


di Vincenzo Lamberti
Sono saltati fuori durante i lavori di scavo eseguiti in piazza Abbro per delocalizzare i lampioni: sarebbero bunker risalenti alla seconda guerra mondiale dove i cavesi si rifugiavano per sfuggire ai bombardamenti della seconda guerra mondiale. E così ieri mattina, per circa quattro ore tecnici ed archeologi della Sovrintendenza di Salerno sono stati in visita al cantiere per effettuare alcuni rilievi e stabilire il valore storica dei due bunker. I lavori per il momento non sono stati fermati, ma è chiaro che dai risultati delle perizie degli archeologi potrebbero derivare conseguenze per il cantiere. Se infatti i bunker ritrovati dovessero essere considerati di alto rilievo storico, o se all’interno di essi fossero trovati resti umani, per le vigenti leggi almeno quella zona non si potrebbe coprire con cemento, e dunque con la scacchiera. Al massimo si potrebbero utilizzare dei vetri al fine di rendere visibili i reperti. Se ne saprà di più nei prossimi giorni. Sono stati i dipendenti dell’impresa a fare la scoperta e ad avvisare subito i tecnici del Comune, ed immediato è stato l’intervento della Sovrintendenza. I bunker sono stati trovati nel tratto di piazza dove un tempo c’erano le aiuole, quello su cui affaccia palazzo del Giudeo e nelle cui vicinanze c’è il monumento ai caduti. Nel frattempo ieri mattina sono iniziati anche i lavori del terzo lotto del cantiere di piazza Abbro. La ditta esecutrice del’intervento ha proceduto a chiudere al traffico il tratto di viale Crispi compreso tra via Parisi e via Diego Ferraioli, al fine di consentire che in tutta sicurezza avvenga la rimozione dei sampietrini con il rifacimento dei sottoservizi. Tutto tranquillo sul fronte viabilità. Le vetture che provengono da Via Filangieri, infatti, vengono fatte transitare su una corsia ad hoc creata sul marciapiede di viale Crispi, chiuso ieri mattina.

Fonte foto e articolo: http://lacittadisalerno.gelocal.it/cronaca/2014/05/06/news/due-bunker-sotto-piazza-abbro-1.9176479

Vasto incendio in agro di Venafro: Esplosi 4 ordigni bellici


Vasto incendio in agro di Venafro, alle porte del centro abitato. Le fiamme, divampate poco prima delle 14.00 ed alimentate dal forte vento, stanno divorando diversi ettari di verde. Repentino l’intervento dei Vigili del Fuoco di Isernia, coadiuvati dal Corpo Forestale dello Stato e dall’Arma dei Carabinieri. Necessario anche l’intervento di un canadair. Gli inquirenti non escludono la possibilità del dolo. Quasi cinque gli ettari di terreno divorati dalle fiamme dell’incendio divampato oggi in agro di Venafro, nei pressi di Monte Freddo e Monte Corvo. Paura per quattro esplosioni avvertite nel corso delle operazioni dei Vigili del Fuoco per domare il rogo: si tratta di ordigni bellici sepolti sotto il terreno invaso dalle fiamme. L’incendio, divampato poco prima delle 14.00, è stato domato in serata.
Fonte:http://molisetabloid.altervista.org/vasto-incendio-in-agro-di-venafro-necessario-un-canadair-si-ipotizza-il-dolo-esplosi-4-ordigni-bellici/

Campagna sensibilizzazione sul tema ordigni inesplosi promossa dall'ANVCG


Bambino con metaldetector ritrova un ordigno bellico. Gli artificieri lo fanno brillare


Le operazioni sono ancora in corso ma il residuato bellico è ormai in mani sicure. Vicenda alquanto curiosa quella accaduta in questi giorni a Summaga. Nei giorni scorsi un bambino accompagnato dal padre si è avventurato per gioco tra i campi di Summaga con il suo metaldetector. D'improvviso il rilevatore ha segnalato in un campo incoltro nei pressi del fiume Reghena la presenza di un oggetto metallico. Scavando, il giovane ha fatto una scoperta eccezionale: una bomba ancora spolettata risalente con ogni probabilità alla Seconda Guerra Mondiale. Subito avvertite le Forze dell'Ordine locali, il residuato è stato messo in sicurezza. Questa mattina si sono avviate le operazioni di brillamento con gli artificieri, la Protezione Civile, la Polizia di Stato e gli uomini del Comune di Portogruaro. Fonte notizia e foto: http://www.portogruaro.net/news/scheda.php?categoria=13&news=39006

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Marina militare: fatto brillare ordigno bellico su fondali Gela


GELA – Un ordigno bellico presumibilmente della seconda Guerra Mondiale e’ stato fatto brillare a largo delle coste di Gela stamattina con l’intervento del Nucleo SDAI della Marina militare, l’ausilio tecnico nautico della motovedetta CP 526 e il coordinamento dalla sala operativa della Capitaneria di porto di Gela. Per preservare l’incolumità pubblica, la stessa autorità marittima aveva interdetto il transito, la sosta, la pesca, l’ancoraggio e altre attività marittime nell’area delle operazioni. Fonte foto e notizia: http://www.ilfattonisseno.it/2014/05/marina-militare-fatto-brillare-ordigno-bellico-su-fondali-gela/

martedì 6 maggio 2014

Trovati ordigni bellici a Fiorentino. Tre persone evacuate. La strada è stata chiusa


Questa mattina alcuni operai della ditta Green Service – mentre stavano effettuando lavori alle condutture della strada a Fiorentino, hanno trovato tre ordigni bellici. I lavori sono stati subito sospesi e sul posto sono immediatamente intervenuti esperti della gendarmeria. Sul posto il vice comandante del corpo Werther Selva e il comandante della Polizia Civile Albina Vicini. In attesa di un intervento degli artificieri è stato deciso in via precauzionale di fare evacuare tre persone, che abitano proprio nel condominio che si affaccia sul luogo del ritrovamento. Le bombe sono tre, probabilmente tra loro collegate, e non si esclude che sotto al terreno ce ne siano altre. Si tratta – ad una prima e ancora sommaria valutazione-. di bombe d'aereo interrate per fare saltare la strada. La strada che dalla rotonda di Fiorentino porta alla Fasea è stata prima ridotta ad una sola corsia e poi chiusa, con deviazioni Fonte dell'Ovo -Borgo Maggiore. Aggiornamenti in tempo reale sul sito sanmarinortv.sm 
Fonte: http://www.smtvsanmarino.sm/cronaca/2014/05/06/trovati-ordigni-bellici-fiorentino-tre-persone-evacuate-strada-stata-chiusa

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