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venerdì 7 novembre 2014

Ordigno bellico disinnescato dai carabinieri a Fabrizia


FABRIZIA (VV) – I carabinieri della stazione di Fabrizia, nelle Serre vibonesi, unitamente ad una squadra dei militari dell’Arma appartenenti al nucleo Eod degli artificieri, hanno stamane disinnescato un ordigno bellico inesploso risalente alla seconda guerra mondiale che si trovava nei pressi del locale campo sportivo a ridosso della statale 501. La bomba, del peso di un chilo e mezzo, era stata notata da alcuni abitanti della zona che avevano prontamente allertato le forze dell’ordine. Messa in sicurezza l’area, il gruppo specializzato dei carabinieri ha proceduto a disinnescare l’ordigno esplosivo ed a renderlo inoffensivo. Terminate le operazioni, l’area è stata quindi riaperta al pubblico Fonte: http://www.calabriapage.it/cronaca/2014_11_06/ordigno-bellico-disinnescato-dai-carabinieri-a-fabrizia_5611

Orbassano: arsenale di esplosivi ed armi da guerra nascosti in casa, arrestato un uomo


Arrestato con arsenale di armi da guerra ad Orbassano

Un vero e proprio arsenale di munizioni ed armi da guerra nascosto un po' nella propria abitazione un po' nello stabilimento in cui era dipendente. E' stato arrestato con l'accusa di detenzione illegale di munizionamento da guerra Ugo Alberto G., 52 anni di Orbassano, già in manette, peraltro, nel 1998 per reati dello stesso tipo. I carabinieri di Settimo Torinese hanno perquisito la società di automotive a Venaria Reale presso la quale il reo era dipendente ed hanno trovato una mina antiuomo da esercitazione e 18 proiettili da guerra. Le perquisizioni effettuate, invece, presso l'abitazione di Orbassano hanno permesso ai militari di rinvenire oltre 5 chili di polvere da sparo, oltre 300 proiettili di vario calibro, di cui 66 da guerra e 4 risalenti alla primo conflitto mondiale, un centinaio di bossoli e tre baionette con lama di lunghezza differente. Fonte: http://www.torinotoday.it/cronaca/arrestato-detenzione-armi-guerra-orbassano.html

giovedì 6 novembre 2014

Bomba a mano sotto l'arco della Porta Calcesana: evacuati il centro sociale Newroz e tre case


PISA. Una bomba a mano, tipo "Ananas" è stata rinvenuta poco dopo le 16,30 di giovedì 6 novembre nei pressi dell'arco di via Garibaldi-Porta Calcesana sotto un cumulo di rifiuti. La polizia municipale si è recata sul posto dopo la segnalazione di un cittadino che denunciava l'abbandono dell'immondizia. Gli agenti oltre alla spazzatura e gli inerti hanno trovato l'ordigno bellico risalente alla seconda guerra mondiale. Avvertite tutte le forze dell'ordine e i vigili del fuoco. E' stato evacuato il centro sociale Newroz e tre abitazioni in attesa che  gli artificieri portino via la bomba. La circolazione in via Garibaldi è stata bloccata all'altezza di via Gioberti. Fonte: http://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2014/11/06/news/bomba-a-mano-sotto-l-arco-della-porta-calcesana-evacuati-il-centro-sociale-newroz-e-tre-case-1.10258735
iltirreno.gelocal.it

ORDIGNO BELLICO IN CASA 31ENNE AQUILANO PATTEGGIA


L’AQUILA - Ha patteggiato un anno e otto mesi di reclusione, il 31enne di Tornimparte (L’Aquila)  che ha  conservato un ordigno bellico come soprammobile.
Si tratta di un proiettile di sei chilogrammi, un residuato bellico potenzialmente pericoloso che il ragazzo ha deciso di portare a casa, anziché lasciarla in un campo di una frazione di Tornimparte, con la complicità di altri due amici indagati.Prima che i carabinieri portassero via la bomba, i tre hanno raccontato tutto ai carabinieri, evitando l’arresto. Uno dei due amici potrebbe pure lui patteggiare, mentre l’altro è destinato a rinvio di giudizio. A difenderli, gli avvocati Massimo Costantini, Guido Alfonsi e Francesco Saverio De Nardis. Un gioco pericoloso che si riflette in reati pesanti: furto, detenzione dell’ordigno da guerra e porto d’armi abusivo. La buona fede dei ragazzi, però, li ha salvati da una condanna dura. Fonte: http://www.abruzzoweb.it/contenuti/ordigno-bellico-in-casa--31enne-aquilano-patteggia/557279-4/

Artificieri della Manes di Castrovillari, impegnati a rimuovere un ordigno bellico a Cotronei


Il personale artificiere della Caserma “Manes” di Castrovillari sta svolgendo operazioni senza sosta in quello che appare un autunno più che mai intenso sul fronte dei rinvenimenti di ordigni bellici inesplosi, specie in queste ultime settimane. Interventi a Crotonei ove è stata rinvenuta una bomba d’aereo, fortunatamente di piccole dimensioni, al lato della provinciale SP61, in località Trepidò. Sul luogo è intervenuto il Team dell’Esercito, guidato dal Primo Maresciallo salvatore Giuri, che con estrema rapidità ha rimosso e successivamente distrutto l’ordigno pesante oltre 18 kg dei quali circa 6 di potente Tritolo, ancora perfettamente attivo e funzionale. Dal 27 Ottobre al 1 Novembre presso il porto di Molfetta si è svolta una complessa e congiunta attività dove i team di palombari della Marina Militare impegnati nelle operazioni di bonifica dei fondali avevano rinvenuto ed accantonato per la successiva distruzione a terra, numerosi ordigni incendiari. Una volta recuperati, sono stati consegnati ai Team Artificieri dell’Esercito dell’11° Reggimento Genio di Foggia e della Caserma “E. MANES” di Castrovillari in trasferta operativa. Il Team Artificieri castrovillarese, composto dal Primo Maresciallo Cipriano e dall’operatore  Sergente Maggiore Aversa, ha operato congiuntamente ad altri due Team del Reggimento, per la neutralizzazione delle 30 bombe incendiarie da 30 libbre (circa 13,5 kg) di nazionalità inglese, di 6 spolette per bombe d’aereo americane Mk219 e di altri piccoli ordigni che sono stati fatti brillare in maniera controllata ed in piccole quantità, per permettere la combustione della miscela incendiaria e del fosforo bianco, presenti all’interno delle bombe. Le operazioni sono state effettuate presso una cava nel territorio di Corato (BA). Un altro intervento urgente è stato svolto nel territorio cosentino a Lorica, dal Team del Primo Maresciallo Giuri, che ha velocemente riconosciuto e neutralizzato una bomba a mano inesplosa di nazionalità italiana, rinvenuta a seguito delle copiose precipitazioni dei giorni precedenti. Stagione sempre piena di attività l’autunno ma gli Artificieri, supportati da tutto il personale e dallo staff della Compagnia Guastatori della Caserma “MANES” , hanno sempre risposto prontamente, mantenendo il livello di attenzione e di sicurezza delle operazioni sempre altissimo, confermando la natura prettamente umanitaria e attenta al territorio del presidio dell’Esercito Italiano nel nord della provincia cosentina. Fonte: http://www.cosenzapost.it/cotronei-artificieri-al-lavoro-su-ordigno-bellico061114/
cosenzapost.it

mercoledì 5 novembre 2014

SASSO MARCONI: Disinnesco di un ordigno bellico inesploso


A seguito del ritrovamento di una bomba inesplosa della Seconda Guerra Mondiale nel centro di Sasso Marconi, la Prefettura di Bologna ha comunicato la necessità di procedere alla rimozione dell’ordigno nella giornata di domenica 16 novembre 2014. Le operazioni di disinnesco sono affidate agli artificieri del Reggimento Genio Ferrovieri dell’Esercito.
Per rispettare la normativa internazionale e garantire la sicurezza delle persone durante lo svolgimento delle operazioni di disinnesco e rimozione della bomba, tutte le abitazioni private situate nella zona più vicina al ritrovamento dell’ordigno (nel raggio di circa 1.500 m.), dovranno essere sgomberate entro le ore 8.30 (come stabilito anche da ordinanza comunale). Nell’area interessata dalle operazioni di sgombero sarà vietata la circolazione stradale; la linea ferroviaria Bologna-Porretta e l’autostrada A1 saranno inoltre interrotte per il tempo strettamente necessario alle operazioni di disinnesco. Il Comune di Sasso Marconi metterà a disposizione dei cittadini interessati dall’ordinanza di sgombero (il provvedimento riguarda oltre 6.000 persone) i locali del Centro sociale di Borgonuovo (via Cartiera 6), dove sarà possibile trovare generi di conforto e prima necessità durante tutta la durata delle operazioni. In caso di esigenze di ulteriore capienza, altre due strutture in località Borgonuovo – la palestra “Nannuzzi” di via A. Clò e l’Auditorium “Padre Kolbe” – potranno essere attivate per accogliere i cittadini allontanati dalle proprie abitazioni. Il Centro Commerciale Shopville Gran Reno di Casalecchio di Reno anticiperà l’apertura alle ore 9 (galleria commerciale, supermercato e bar) e sono in preparazione altre iniziative per ridurre i disagi. Il termine delle operazioni di disinnesco e rimozione dell’ordigno è previsto entro le ore 12 (salvo complicazioni tecniche).  Sul sito web www.comune.sassomarconi.bologna.it e sulla pagina Facebook del Comune di Sasso Marconi (“Cose Comune Cose in Comune”) è possibile trovare tutte le informazioni del caso e gli aggiornamenti in tempo reale sull’andamento delle operazioni. PER INFORMAZIONI  contattare il Comune di Sasso Marconi al NUMERO VERDE 800 273218, in orario d’ufficio fino a giovedì 13, con orario continuato 8.30-18 nelle giornate di venerdì 14 e sabato 15, e per l’intera mattinata di domenica 16 novembre. Fonte: http://www.renonews.it/sasso-marconi/2014/11/05/sasso-marconi-disinnesco-ordigno-bellico-inesploso/


ilrestodelcarlino.it

martedì 4 novembre 2014

Lo stesso sub dopo un anno esatto scopre un nuovo ordigno nei fondali


OTRANTO – Franco Muoio di Otranto sembra segnato da un curioso destino: scovare ordigni bellici nei fondali. E questo è niente. Muoio, un esperto subacqueo molto noto in zona, è già la seconda volta in un anno che scopre per puro caso una vecchia mina risalente (si presume, in questo caso) al conflitto mondiale nello stesso, identico periodo, ma che più identico non si può: i primi di novembre. Accadde nel 2013, nei pressi del Molo San Nicola, ed era il 3 novembre. Bene, osservare il calendario di oggi. Cambia giusto il punto e il frangente. Lo scorso anno, il sub trovò la mina mentre si era tuffato per recuperare la canna da pesca di un diportista. Questa volta, l'avvisamento è avvenuto durante un’immersione al largo, in località “Punta”, a circa 400 metri dal faro del porto. L’ordigno sosta a 18 metri di profondità.  Lo stesso sub dopo un anno esatto scopre un nuovo ordigno nei fondali. Dopo la segnalazione presso l’ufficio circondariale di Otranto, il tenente di vascello Gianmarco Miriello ha immediatamente emanato un’ordinanza che vieta navigazione, sosta, pesca, attività subacquee e marittime di ogni tipo a 100 metri dal punto indicato nella mappa, identificato con le coordinate 40°09,185'N – 018°29,792’E. La guardia costiera, chiaramente, sanzionerà chiunque trasgredisca l'ordinanza“.Lo stesso sub dopo un anno esatto scopre un nuovo ordigno nei fondali. Ora delle vicenda dovranno occuparsene, come sempre, gli specialisti del nucleo Sdai della marina militare di Taranto. La data della bonifica sarà comunicata nei prossimi giorni. Al momento non sono noti dettagli precisi sull’ordigno, ma, secondo i primi accertamenti (da verificare) potrebbe trattarsi di una mina navale P200 di fabbricazione britannica di 1 metro e 20 di diametro. Fonte:  http://otranto.lecceprima.it/lo-stesso-sub-dopo-un-anno-esatto-scopre-un-nuovo-ordigno-nei-fondali.html

lunedì 3 novembre 2014

Ritrovato il "Postale Tripoli" Colpito e affondato nel 1918


Il piroscafo Tripoli, adibito al trasporto postale venne colpito e affondato, fra il 17 e il 18 marzo 1918, da un sommergibile tedesco a circa 20 miglia da Capo Figari, nel golfo di Olbia.
Morirono circa 300 persone fra cui anche militari della Brigata Sassari. Ora, a quasi un secolo di distanza, il relitto è stato localizzato dal cacciamine Vieste della Marina militare.
Le ricerche, sottolinea la Marina Militare, si sono svolte il 29 e 30 ottobre: si tratta di un programma di collaborazione tra la Forza armata e il ministero dei Beni culturali attuato nell'ambito del Progetto di commemorazione della Prima Guerra Mondiale. Il relitto è stato localizzato a 20 miglia da Capo Figari, adagiato su un fondale di circa 1.000 metri di profondità. Il piroscafo "Postale Tripoli" fu affondato, nella notte tra il 17 e il 18 Marzo 1918, in seguito al siluramento da parte di un sommergibile tedesco. Faceva rotta tra il Golfo degli Aranci e Civitavecchia. Morirono circa 300 persone, tra cui parte della Brigata Sassari.
"Grazie all'impiego di sistemi di ultima generazione - riferisce lo Stato maggiore della Marina - è stato possibile condurre attività di ricerca ad alte profondità". In particolare, grazie ai sensori di cui è dotato il robot sottomarino AUV (Autonomous Underwater Vehicle) HUGIN 1000, è stato possibile esplorare un'area di circa 4 miglia quadre a largo del golfo di Olbia, con un ottimo livello di definizione. La Marina militare, attraverso l'impiego dei cacciamine, svolge costantemente attività di monitoraggio e mappatura del fondale marino allo scopo di individuare possibili relitti, ordigni bellici inesplosi o altri ostacoli sommersi che possano compromettere la sicurezza della navigazione.
Nave Vieste è stata di recente sottoposta ad un programma di ammodernamento, divenendo la prima unità della Marina Militare ad essere equipaggiata con un veicolo autonomo di ultima generazione, capace di effettuare ricerche su alti fondali. Fonte: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_sardegna/2014/11/03/ritrovato_il_postale_tripoli_colpito_e_affondato_nel_1918-6-393823.html

unionesarda.it

domenica 2 novembre 2014

MAZARA, TONNARELLA, DALLA SPIAGGIA AFFIORA UN OGGETTO METALLICO SOMIGLIANTE AD UNA BOMBA A MANO


di Piero Campisi
Nel primo pomeriggio di ieri, sabato 1 novembre, una persona dotata di metal detector mentre camminava in spiaggia a Tonnarella, ad una poca profondità sabbiosa, adiacente al muretto di delimitazione con la strada, ha scoperto un oggetto ossidato in metallo, lungo più di una decina di centimetri (nella foto) di forma ovalizzata somigliante ad un ordigno esplosivo, presumibilmente una bomba a mano. L’uomo non ha esitato un attimo e ha chiamato la Polizia che si è recata immediatamente sul posto del ritrovamento, facendo transennare il perimetro di zona a rischio. La zona è piantonata da uomini delle forze dell’ordine. Per saperne di più sulla precisa identificazione dell’oggetto metallico (forse bomba a mano) si aspetta che arrivino gli artificieri. Fonte:http://www.vivimazara.com/portale/cronaca-e-notizie/mazara_us_cm_us_-tonnarella_us_cm_us_-dalla-spiaggia-affiora-un-oggetto-metallico-somigliante-ad-una-bomba-a-mano.html 
vivimazara.com

«Ripulite il Trimelone dalle bombe»


di Gerardo Musuraca
«La situazione dell'isola del Trimelone mette a rischio la pubblica incolumità. Il sindaco e l'intero Consiglio di Brenzone devono intervenire per trovare i fondi necessari a fare riprendere le operazioni di bonifica». Ha i toni di un accorato appello, ma porta in luce anche inquietanti possibili risvolti sulla pubblica sicurezza, la mozione protocollata in municipio venerdì mattina dalla minoranza guidata dal capogruppo Davide Benedetti.
«Il documento», vuol sgombrare subito il campo il consigliere, «è condiviso anche dai colleghi Michela Donatini e Ivano Brighenti e, soprattutto, è stato presentato solo dopo un accordo con il sindaco Bertoncelli. Non è, quindi, una battaglia di bandiera ma solo una richiesta di collaborazione per porre fine ad una questione molto seria, che ha già dato le sue prime, gravi conseguenze».
Ma a cosa si riferisce la minoranza di Brenzone? Cosa è successo sull'isolotto i cui fondali sono ancora zeppi di ordigni bellici? La risposta è contenuta nella mozione. «Da recentissime notizie avute a mezzo stampa sappiamo che i carabinieri di Riva e Malcesine hanno sequestrato materiale bellico irregolarmente detenuto da un giovane diciannovenne di Malcesine nel garage di casa. Il materiale bellico, tra cui 4 bombe della seconda guerra mondiale (ogiva calibro 20) e una trentina di chili di proiettili e bossoli di vario calibro, tutti dotati di carica esplosiva, è stato inertizzato dagli artificieri di Bolzano. Tale materiale sarebbe stato trafugato proprio dall'Isola del Trimelone». E non è tutto. «In passato», riprende il documento, «vi sono state anche altre intrusioni di sconosciuti sull'isola con asportazione di materiale bellico accatastato in una delle casematte. Addirittura nel 2009 è avvenuta la posa, da parte di ignoti, di alcune bombe pronte ad esplodere sul litorale dell'isola». 
Tutto questo nonostante il fatto che sul Trimelone sia ancora in vigore il divieto di sbarco, di attracco, di pesca, e di avvicinamento. «Difficilmente tale divieto impedisce realmente a chi decide di raggiungere l'isola, di andarci: è un divieto difficile da fare rispettare», aggiungono da Brenzone, «per non parlare di subacquei che possono andare sui fondali e trafugare ogni genere di bomba».
L'isola, tra il 2006 e il 2009, era stata oggetto di parziale bonifica. Grazie ai contributi della Regione e della Protezione Civile, ad Assenza erano stati spesi circa 1 milione e 100mila euro per ripulire dalle bombe la superficie e i primi dieci metri dei fondali circostanti. Erano state recuperate circa 100mila bombe in tutto, fatte brillare in gran parte in una cava di Torri. Un lavoro colossale, che aveva visto impegnata la marina militare, il Genio guastatori di Legnago, i carabinieri, la Prefettura, la Protezione civile e molti altri ancora. 
Ma, poco più giù dei dieci metri di profondità, gli ordigni e i reperti bellici fanno ancora bella mostra di sé. Basta sapere qualche rudimentale nozione di subacquea per arrivare a più di 10 metri di profondità. Per appassionati di residuati bellici o, ed è molto peggio, per chi non ha la testa esattamente a posto, l'isola del Trimelone può rappresentare un supermarket subacqueo gratuito invidiabile. «Proponiamo che il sindaco e un consigliere di minoranza da lui scelto si riattivino per trovare altri fondi e riprendere, una volta per tutte, la bonifica», affermano da Brenzone. Fonte: http://www.larena.it/stories/2605_malcesine/928579_ripulite_il_trimelone_dalle_bombe/?refresh_ce#scroll=1912

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