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sabato 25 aprile 2015

Agropoli: due sub trovano una bomba e la portano in superficie


Ritrovata una bomba nel porto di Agropoli. Secondo una prima ipotesi, pare si tratti di un colpo di mortaio risalente alla Seconda Guerra mondiale.  L'ordigno è stato trovato da due ragazzi che si erano immersi nelle acque di Agropoli per fare pesca subacquea. I due giovani, incautamente, hanno deciso di prelevare quell'ordigno in superfice per trasportarla nei pressi della palazzina polifunzionale, dove hanno sede gli uffici distaccati della Guardia costiera e del comune di Agropoli, avvertendo la Capitaneria di Porto.
 E' scattato tempestivamente il piano sicurezza per garantire la pubblica incolumità. L'area è stata bonificata e sgomberata. Per motivi precauzionali è stata annullata una manifestazione in programma. Fonte: http://www.ottopagine.it/sa/cronaca/14262/agropoli-due-sub-trovano-una-bomba-e-la-portano-in-superficie.shtml
salernoinweb.it

Residuati bellici fatti brillare dagli artificieri

CASTELFRANCO DI SOTTO. Gli artificieri sono stati al lavoro, ieri mattina, nella campagna di Castelfranco di Sotto, lungo via Usciana, per fare brillare dei residuati bellici che erano stati trovati nella zone di Montefalcone. Con tutte le accortezze del caso sono stati trasportati in una zona isolata. Fatte gli opportuni lavori per sotterrare il materiale, gli artificieri lo hanno fatto brillare. Sul posto anche i carabinieri e mezzi della Croce Rossa a presidiare la zona fino alla fine dell’intervento. Fonte: http://iltirreno.gelocal.it/pontedera/cronaca/2015/04/24/news/residuati-bellici-fatti-brillare-dagli-artificieri-1.11298355

Ordigno bellico ritrovato nei pressi del Porto di Agropoli


Toccherà agli artificieri rimuovere il residuato bellico ritrovato da alcuni sub impegnati in una immersione subito all’esterno del molo frangiflutti nei pressi porto di Agropoli.   Colpo di artiglieria della seconda guerra mondiale ritrovato nei pressi del porto turistico di Agropoli. Il ritrovamento è stato. Sul posto del ritrovamento del colpo di artiglieria i  carabinieri, vigili urbani e uomini della capitaneria di porto. L’intera area è stata intanto interdetta al transito e alla navigazione. Fonte: http://www.salernonotizie.it/2015/04/25/ordigno-bellico-ritrovato-nei-pressi-del-porto-di-agropoli/
salernonotizie.it


venerdì 24 aprile 2015

GENOVA 25 aprile 2015 Bomba in porto, il 24 maggio scatta l’ora x


di Guido Filippi
Genova - Passerà agli annali come la lunga notte della bomba in porto. Che poi tanto lunga non sarà (circa tre ore) se non ci saranno contrattempi. Ieri mattina la Prefettura ha definito una data e un orario: domenica 24 maggio tra la mezzanotte e le 3. Non è ancora ufficiale perché mancano alcune risposte che vengono considerate «Decisive per la scelta finale» che verrà comunque ufficializzata nell’arco di una decina di giorni. Di notte perché uffici, negozi e aziende sono chiuse, e la gente è in casa. Così è meno complicato fermare il porto e il traffico ferroviario, bloccare l’autostrada A10 e l’aeroporto.
L’ordigno bellico, lungo oltre un metro e sganciato da un aereo delle truppe alleate durante la Seconda guerra mondiale, è stato trovato il 5 febbraio a calata Bettolo ed è simile a quello disinnescato ad Albissola una ventina di giorni fa. Gli artificieri del Genio Guastatori di Torino dovranno stabilire se “domare” la bomba direttamente in porto - con l’operazione di dispolettamento - oppure portarla, in condizioni di massima sicurezza - ipotesi al momento più probabile - in una cava vicino a Forte Ratti - tra Borgoratti e Bavari - e farla brillare prima dell’alba.
Le cisterne e la zona rossaPreoccupano due grossi serbatoi di combustibile, di proprietà di un’azienda genovese, che sono a poche centinaia di metri (in linea d’aria) dalla bomba: verranno svuotati e se possibile protetti. L’area che dovrà essere evacuata è stata notevolmente ridotta e si estenderà per un raggio di 800 metri, ma, per fortuna non racchiude abitazioni ma solo pochi uffici. C’è, però, una grande incognita: il centro storico. Perché le direttive della Prefettura sono rigidissime: «Dovranno essere evacuate le case che non hanno il soffitto - il termine più preciso è solaio - in cemento armato». Nella città vecchia sono pochissimi gli edifici con questa caratteristica. Poche decine, secondo un’indicazione a spanne perché non è mai fatta una mappatura. Il presidente del Collegio dei geometri di Genova Luciano Piccinelli non ha dubbi e azzarda unapercentuale: «Almeno l’80% per non dire il 90% degli edifici del centro storico sono stati costruiti prima degli anni Venti e di conseguenza hanno i solai in legno. Fanno eccezione quelle case che sono state ristrutturate ma stiamo parlando di numeri molto bassi».
Il viceprefetto Paolo D’Attilio che coordina le grandi manovre sulla bomba ha chiesto al Comune - rappresentato dal responsabile della Protezione civile Monica Bocchiardo - di identificare gli edifici che hanno i solai in canniccio e di presentare un elenco dettagliatoal prossimo vertice. Non si può quindi stabilire quante persone dovranno lasciare le loro case e trascorrere almeno quattro ore in strutture attrezzate che non sono state ancora identificate.
Città divisa in dueLa “zona gialla”, quella in cui si potrà stare in casa (sempre che il solaio sia in cemento armato) si estenderà per un raggio di 1.780 metri che comprende (da levante a ponente) il centro storico, Dinegro, San Teodoro e Sampierdarena. Sarà vietata la circolazione di tutti i mezzi, le strade verranno chiuse e non si potrà nemmeno affacciarsi alle finestre fino all’annuncio del cessato allarme.
C’è anche l’ospedale Villa Scassi che, però, non verrà evacuato - sarebbe stata un’operazione delicatissima trasferire 380 ricoverati di cui almeno quaranta in gravi condizioni - ma verrà “blindato”: nessuno potrà uscire dai reparti, le apparecchiature verranno spente e tutte le ambulanze verranno dirottate al Galliera, al San Martino o al San Carlo di Voltri per i pazienti del ponente e della Valpolcevera. Oltre all’ospedale dovrà essere “chiusa” la casa di riposo San Benigno di via Dottesio e, se la bomba verrà portata a Forte Ratti anche il Don Orione ai Camaldoli, sulle alture di San Fruttuoso che ospita circa 200 anziani. La grande incognita, sono, però, le case del centro storico. Fonte: http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2015/04/25/ARwGAtEE-scatta_maggio_porto.shtml

RITROVATO ORDIGNO BELLICO SUL LUNGOMARE DANTE ALIGHIERI


Un presunto ordigno bellico della lunghezza di circa 50 centimetri dal diametro di 25 centimetri è stato rinvenuto a circa un metro dalla linea di battigia sul lungomare Dante Alighieri a Trapani, nel tratto compreso tra le vie Riccardo Passeneto e Nicolò Riccio. In seguito alla segnalazione anonima inviata alla Prefettura, della presenza dell'ordigno, la Capitaneria di porto ha disposto il divieto di balneazione e di navigazione nell'area circostante. Fino al tardo pomeriggio, operai del comune di Trapani, sono stati al lavoro per apporre le transenne che circoscrivono l'area interdetta alla balneazione. Nello speccio di mare in cui è stato rinvenuto il presunto ordigno, inoltre, è vietato navigare, ancorare, svolgere attività di pesca o immersioni. Fonte: http://www.monitortp.it/notizie/cronaca/ritrovato-ordigno-bellico-sul-lungomare-dante-alighieri-653/
monitortp.it

Genova, bomba a calata Bettolo: evacuazione completa nel raggio di 800 metri


Potrebbe avvenire di notte l’operazione di bonifica e messa in sicurezza dell’ordigno bellico ritrovato a calata Bettolo, nel porto di Genova. Oggi si è fatto il punto della situazione nel corso di un tavolo tecnico in prefettura. Ad occuparsi della bomba d’aereo americana risalente alla seconda guerra mondiale saranno gli uomini del Genio Guastatori di Torino. Pesanti le ripercussioni sulla cittadinanza: la zona da evacuare totalmente si estenderà per un raggio di 800 metri, mentre quella di sicurezza, in cui sarà disposta l’interdizione al transito, allo stazionamento all’aperto e verrà attuata una parziale evacuazione, arriverà fino ad 1 km e 800 metri. Ancora da stabilire la data dell’operazione, mentre il Comune di Genova dovrà intanto effettuare un censimento dei palazzi nell’area di sicurezza per stabilire l’entità dell’evacuazione. Fonte: http://www.genova24.it/2015/04/genova-bomba-a-calata-bettolo-evacuazione-completa-nel-raggio-di-800-metri-87671/
genova24.it

La Marina Militare bonifica i fondali di Massa Lubrense


di Valentina Di Nola
A fronte della segnalazione della presenza di presunti residuati bellici nelle acque antistanti la spiaggia di “Marina del Cantone”, nel Comune di Massa Lubrense (NA) nella penisola sorrentina, il Nucleo S.D.A.I. (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) della Marina Militare di stanza a Taranto, ha eseguito nelle giornate del 21 e 22 aprile u.s. una perlustrazione subacquea a seguito della quale è stata rinvenuta una bomba d’aereo inglese da 250 libre (con circa 120 Kg di esplosivo al suo interno), residuato della seconda guerra mondiale.
L’ordigno, posto su un fondale di appena 7 metri, a poche decine di metri dalla battigia di una delle spiagge più affollate della zona nel periodo estivo, si presentava incastrato tra piccoli massi e parzialmente ricoperta di sabbia per cui l’operazione di rimozione si presentava particolarmente difficoltosa.
Come da prassi in questi casi, l’area marina interessata è stata subito interdetta a tutte le attività marittime e, nella mattinata di giovedì 23 aprile u.s., gli operatori subacquei della Marina Militare hanno provveduto alla rimozione del pericoloso ordigno. Dopo aver liberato la bomba dalla sabbia che in parte la ricopriva, il residuato bellico è stato imbragato e portato a pochi metri dal pelo dell’acqua. Quindi, con l’ausilio di una motovedetta, a lentissimo moto l’ordigno è stato trasportato circa due miglia più al largo. Giunti in un’area appositamente sgombrata da qualsiasi natante e con un fondale di oltre 800 metri, si è proceduto all’ultima fase della bonifica. Un operatore subacqueo della Marina Militare ha applicato una “contro-carica” di esplosivo all’esterno della bomba, quindi si è provveduto a collegare il detonatore al congegno d’innesco e, dopo aver verificata l’assenza di branchi di pesce in zona attraverso  l’utilizzo di un sonar, si è provveduto al brillamento dell’ordigno che è avvenuto, senza arrecare danni a persone, cose o animali, alle ore 10:59.
La Marina Militare, attraverso i suoi specialisti, è costantemente impegnata in campagne di bonifica dei fondali nazionali allo scopo di assicurare la sicurezza pubblica e lo svolgimento in assenza di potenziali pericoli di attività produttive, come la pesca, e ricreative come la nautica e il diporto. Tuttavia, nonostante che siano trascorsi 70 anni dalla fine dell’ultimo conflitto mondiale, sono ancora numerosi i residuati bellici che si nascondono nei fondali nazionali. Pertanto, con l’approssimarsi della stagione balneare, potrà capitare anche a bagnati e subacquei dilettanti di notare sul fondo delle coste italiane degli oggetti “strani”. In questi casi è FONDAMENTALE non avvicinarsi ad essi, non cedere alla curiosità di scoprire la loro natura e segnalare tempestivamente il luogo del rinvenimento e la presunta natura degli oggetti alla più vicina Capitaneria di Porto o telefonare al numero verde gratuito della Guarda Costiera per le emergenze in mare “1530” per comunicare la circostanza. Solo così si potrà contribuire al bene ed alla sicurezza di tutti. Fonte: http://www.reportweb.tv/la-marina-militare-bonifica-i-fondali-di-massa-lubrense/
reportweb.tv

giovedì 23 aprile 2015

Venafro, fiamme fuori controllo per la presenza di ordigni bellici


Trenta ettari di vegetazione divorati dalle fiamme dell'incendio di monte Corno a Venafro, in provincia di Isernia. "Sono circa tre giorni - informano i Vigili del Fuoco - che stanno bruciando i boschi della zona", a dispetto di operazioni complesse in cui sono impegnati molti mezzi e uomini. La presenza di ordigni della seconda guerra mondiale, infatti, moltiplica il pericolo e dopo le due violente esplosioni di ieri, si temono nuove detonazioni. Fonte: http://www.primapaginamolise.it/detail.php?news_ID=52975

Spuntano ancora bombe della II Guerra Mondiale: artificieri in via Vignola


Spuntano ancora bombe della II Guerra Mondiale: artificieri in via Vignola
Nuovo intervento per la bonifica di un residuato bellico. E' l'ottavo dall'inizio dell'anno nel territorio di Forlì-Cesena. Questa volta gli artificieri, sotto il coordinamento della Prefettura, ha messo in sicurezza una bomba da mortaio. L’operazione compiuta nella giornata di giovedì ha riguardato una bomba da mortaio, di medie dimensioni, in pessimo stato di conservazione, ritrovata all’interno di un capanno adiacente ad abitazioni in Via Vignola a Cesena. Dopo le consuete preliminari operazioni di messa in sicurezza della zona di ritrovamento curate dalle Forze di Polizia, sono quindi intervenuti gli specialisti dell’8° Reggimento Genio Guastatori “Folgore” di Legnago che, con il contributo del personale dell’Arma dei Carabinieri, del Comune di Cesena, nonchè, per l’aspetto sanitario, della componente militare della Croce Rossa Italiana, hanno rimosso e trasferito l’ordigno nel sito idoneo dove è stato effettuato il brillamento. Fonte: http://www.cesenatoday.it/cronaca/bonifica-bomba-mortaio-via-vignola-cesena-23-aprile-2015.html
cesenatoday.it




Incendio a Venafro: esplodono gli ordigni della Seconda guerra mondiale


VENAFRO – Da circa tre giorni stanno bruciando i boschi della zona montuosa “Le Noci” nel comune di Venafro (IS). La zona è ricca di macchia mediterranea e di vegetazione spontanea, per fortuna lontana da centri abitati o strutture antropizzate. Tre Squadre dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Isernia, coordinate dal comandante Luigi Giudice, sono all’opera, senza sosta, congiuntamente alla Forestale e alle altre forze dell’Ordine presenti in zona sui vari fronti in cui si è suddiviso l’incendio. Le operazioni di estinzione sono particolarmente complesse non per il fuoco, ma per le bombe presenti in zona. Infatti la zona montuosa è sulla Linea Gustav dove ai tempi dell'ultima guerra mondiale le forze alleate hanno ampiamente bombardato ed è alto il pericolo di imbattersi in ordigni inesplosi. Nella sola giornata di ieri ci sono state due violente esplosioni causate dalle temperature dell'incendio che hanno innestato gli ordigni. Fonte:  http://www.ecoaltomolise.net/incendio-a-venafro-esplodono-gli-ordigni-della-seconda-guerra-mondiale/

ecoaltomolise.net

Vanno in cerca di erbette Trovano un ordigno bellico


Erano andati nel giardino incolto che circonda la casa disabitata di fronte alla centrale per raccogliere le erbe aromatiche cresciute spontaneamente. Uno di loro ad un certo punto ha notato una specie di proiettile conficcato nel terreno: un residuato bellico. Ed è partito l’allarme. Secondo i carabinieri di Gonzaga, intervenuti in via Abetone Brennero sud, a Ostiglia, si tratta di un ordigno bellico risalente alla prima guerra mondiale. Il sindaco Valerio Primavori e l’ufficio tecnico comunale sono già stati avvertiti. L’ordigno non è pericoloso, al punto che non è stato neanche necessario isolare la zona. L’amministrazione si è già messa in contatto con gli artificieri per organizzare l’intervento per far brillare l’ordigno. Il posto è già stato individuato e le operazioni di rimozione saranno effettuate nei prossimi giorni. Nella zona sono tutt’altro che rari i ritrovamenti di ordini bellici: il ponte di Ostiglia infatti era uno dei principali obiettivi delle operazioni militari. Lo scorso ottobre dalla soffitta di una casa di via Mazzini era spuntato un altro proiettile di mortaio risalente sempre alla prima guerra mondiale. L'ordigno sembrava vuoto dell'esplosivo, quindi potenzialmente non pericoloso. Ma è stato raccolto dagli artificieri provenienti dal Comando provinciale di Brescia e fatto brillare nella zona golenale di fianco al Po. Fonte: http://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2015/04/22/news/vanno-in-cerca-di-erbette-trovano-un-ordigno-bellico-1.11288693

Nerano, a 800 metri di profondità un ordigno bellico inglese


Sara’ fatta brillare domani, salvo imprevisti dell’ultim’ora, la bomba rinvenuta sul fondale di Nerano nei giorni scorsi. La Capitaneria di Porto ha infatti emesso un’ordinanza di interdizione alla navigazione in un largo tratto di mare al largo di Marina del Cantone. L’ordigno, di circa 250 Libbre, e probabilmente di fabbricazione inglese, e’ quindi molto pericoloso ed e’ carico di tritolo. E sara’ fatto brillare dagli sminatori a circa 800 metri di profondita’. La bomba era stata individuata dal personale del Parco a seguito di operazioni di manutenzione di una boa. Le operazioni, quindi, se domani andra’ tutto per il verso giusto, si dovrebbero concludere in tempi molto brevi rispetto al ritrovamento, in modo da consentire il pieno svolgimento delle attivita’ turistiche di Marina del Cantone. Fonte: http://www.sorrentopost.com/nerano-a-800-metri-di-profondita-un-ordigno-bellico-inglese/

mercoledì 22 aprile 2015

Tavarnelle: rinvenuta una granata nella campagna di San Donato


Ancora tracce del secondo conflitto mondiale nelle campagne di Tavarnelle. Nell’area di San Donato in Poggio, in prossimità di un vigneto, è stata rivenuta una granata di dieci centimetri circa. Prelevato dal Comando Stazione di Carabinieri di Tavarnelle, l’ordigno si trova in pessimo stato di conservazione e risale presumibilmente al secondo conflitto bellico. Sono state avviate le procedure della bonifica dell’area. L’operazione ha previsto l’intervento degli artificieri specialisti dell’Esercito Italiano appartenenti al Genio Ferrovieri di Castel Maggiore che hanno recuperato la granata per le successive operazioni di disinnesco necessarie. Nel corso del 2014 gli artificieri erano intervenuti in più occasioni alla Romita dove sono state fatte brillare svariate granate tedesche di grosse dimensioni. “Il ritrovamento della granata e dei proiettili rinvenuti precedentemente – commenta il sindaco David Baroncelli – testimonia il fatto che la guerra e i tristi avvenimenti che hanno colpito il Chianti continuano a lasciare segni importanti e a far parlare di sé a 70 anni di distanza, è anche un'importante conferma rispetto al lavoro di ricerca e di studi che stiamo conducendo sul passaggio del fronte e le vicende legate a questa importante pagina della nostra storia”.
Comune di Tavarnelle Val di Pesa
Fonte: http://met.provincia.fi.it/news.aspx?n=194878

martedì 21 aprile 2015

Tre ordigni bellici individuati nei pressi della foce del Lebba


Tre presunti ordigni bellici, risalenti, molto probabilmente, all'ultimo conflitto mondiale, sono stati individuati a qualche centinaio di metri dalla foce del Torrente Lebba a nord dell'abitato di Vasto. Il rinvenimento è stato segnalato alla Guardia Costiera da alcuni pescatori che, in quella zona, già in altre occasioni, avevano issato a bordo delle loro imbarcazioni ordigni di vario tipo. In questo caso i tre ordigni individuati e segnalati sarebbero bombe sganciate dagli aerei che sul finire del secondo conflitto mondiale sorvolarono più volte la zona del Vastese. L'area interessata è stata preclusa alla navigazione ed il posizionamento degli ordigni è stato segnalato con apposita segnaletica e comunicata alle Autorità competenti. Nei prossimi giorni, con l'arrivo degli specialisti della Marina Militare, si dovrebbe procedere al loro disinnesco e recupero. Fonte: http://www.piazzarossetti.it/it-it/notizie/5536c826d199705c0b014268/tre-ordigni-bellici-individuati-nei-pressi-della-foce-del-lebba
piazzarossetti.it

Fatta esplodere la bomba ritrovata in via della Chiusa


Gli artificieri hanno impiegato meno di mezzora a mettere in sicurezza la bomba a mano tipo ananas risalente alla seconda Guerra Mondiale trovata nella zona del Secchia. In mattinata erano stati fatti evacuare tutti gli abitanti nel raggio di 500 metri dal luogo del ritrovamento. Fonte: http://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/foto-e-video/2015/04/21/fotogalleria/fatta-esplodere-la-bomba-ritrovata-in-via-della-chiusa-1.11278759#1
gazzettadireggio.gelocl.it

Il Roan sui fondali, messi in sicurezza 4 ordigni della seconda guerra mondiale


LIVORNO – Sono quattro i proietti a carica dirompente individuati dal Nucleo Sommozzatori della stazione navale di Livorno all’interno dell’ area marina protetta delle Secche della Meloria. In particolare all’interno della Zona “B” di questo tratto di mare particolarmente importante dal punto di vista naturalistico, gli ordigni sono stati localizzati ad una profondità di circa sei metri adagiati su di un fondale roccioso e di posidonie. Dopo aver accuratamente proceduto a stabilire l’esatta localizzazione e a produrre idonea documentazione fotografica, il rinvenimento è stato segnalato alla Prefettura, per gli aspetti legati all’ordine e la sicurezza pubblica, alla Capitaneria di Porto di Livorno per quelli attinenti la sicurezza della navigazione ed al nucleo SDAI (Servizio Difesa Antimezzi Insidiosi) della Marina Militare di La Spezia per le operazioni di recupero e bonifica della zona; operazioni quest’ultime che si sono svolte nel corso della mattinata odierna, in stretta sinergia con il Nucleo Sommozzatori del Corpo, con la c.d. “messa in sicurezza” degli ordigni che, con ogni probabilità, saranno fatti brillare nella giornata di domani. La scoperta avvenuta si inserisce nell’ambito delle molteplici attività subacquee che il personale del Nucleo Sommozzatori del Reparto Operativo Aeronavale labronico, diretto dal tenente colonnello Italo Spalvieri, esegue quotidianamente a tutela del patrimonio archeologico sommerso, nella prevenzione e repressione degli illeciti in materia di polizia ambientale e, non da ultimo, come spesso accade nelle delicate operazioni di soccorso e salvaguardia della vita umana in mare. Recente il ritrovamento, nelle stesse acque, di un’ancora di tipo ammiragliato, alta circa tre metri, appartenente verosimilmente ad un vascello del settecento, così come certificato dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana. Fonte: http://www.tgregione.it/cronaca-regionale/il-roan-sui-fondali-messi-in-sicurezza-4-ordigni-della-seconda-guerra-mondiale/
tgregione.it

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Ostiglia, ritrovato ordigno bellico in una casa di via Abetone Est


OSTIGLIA, 21 apr. - I carabinieri della stazione di Ostiglia hanno rinvenuto, all'interno di una casa disabitata in via Abetone Brennero Est, un ordigno bellico risalente alla Prima Guerra Mondiale. Ancora i carabinieri non hanno fornito molti particolari in più rispetto a quanto scritto. Quindi ancora non sappiamo precisare di che tipo di ordigno si tratti e neppure in che stato sia. Fonte: http://www.altramantova.it/it/cronacaam/provincia-am/7539-ostiglia-ritrovato-ordigno-bellico-in-una-casa-di-via-abetone-est.html

Ordigno inesploso a S.Bartolomeo


L’hanno trovato mentre aravano il campo, un pezzo di artiglieria da 80, inesploso, a S.Bartolomeo in via Fragole. Così è stato necessario l’intervento degli artificieri di Legnago per farlo brillare: l’operazione si è svolto in tutta sicurezza. Fonte: http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2015/04/20/news/ordigno-inesploso-a-s-bartolomeo-1.11276484
lanuovaferrara.gelocal.it

lunedì 20 aprile 2015

Trovata granata in pieno centro, in arrivo gli artificieri per disinnescarla


Una granata, probabile reperto della seconda guerra mondiale, è stata trovata questa mattina da alcuni operai che stavano eseguendo lavori di ristrutturazione in un garage di via Mondovì, al civico 28. Una volta scattato l’allarme, sul posto sono intervenute le forze di polizia che hanno transennato la zona per evitare qualunque tipo di rischio. Da un primo sopralluogo è però emerso come non sussistessero motivi di preoccupazione e le transenne immediatamente tolte. Da Milano, nel frattempo, stanno arrivando gli artificieri dell’esercito che preleveranno l’ordigno per farlo poi brillare lontano dal centro abitato. E’ verosimile che la granata fosse rimasta lanciata e inesplosa dai tempi della guerra, oppure nascosta e poi dimenticata. Il garage è situato in un cortile ma in un corpo separato rispetto alla parte abitativa. Fonte: http://www.alessandrianews.it/alessandria/trovata-granata-pieno-centro-arrivo-aritificeri-disinnescarla-7592.html